Salerno

Passano tutti i punti all’ordine del giorno del Consiglio comunale, fatta eccezione per il rinvio, programmato, della variante urbanistica di uno stabilimento produttivo a Matierno. Così come anticipato (guarda qui), è stato il presidente della commissione “Urbanistica”, Luca Sorrentino, a chiedere il rinvio del punto all’ordine del giorno per nuove verifiche da parte dei commissari. Un Consiglio iniziato subito scoppiettante con l’argomento del giorno che riguardava la revoca dell’aggiudica del bando dei Mercatini di Natale, con gli esponenti dell’Associazione Buongiorno Italia presenti in assise.

Accuse da parte dell’opposizione per i tardivi controlli e per la figuraccia fatta con la revoca della concessione. Via libera per i provvedimenti finanziari ed in particolare per la variazione al bilancio 2016, la concessione del 46% circa della distribuzione di rete per il metano alla ditta Aquamet Spa e l’adeguamento degli Statuti societari. Via libera anche alla variazione urbanistica per la Chiesa il Galiziano con un solo contrario, Lambiase dell’opposizione, pronto a convertire il suo voto favorevole con raccomandazione che l’edificio di culto si mantenesse all’interno del perimetro di costruzione. Oltre a 29 favorevoli ci sono stati 3 astenuti, con molti consiglieri della maggioranza a chiedere il possibile ridimensionamento del progetto.

Tra l’altro, in apertura d’assise il parroco don Gaetano Landi aveva protocollato una missiva con i chiarimenti sul progetto. Tra l’altro un edificio di culto che, senza l’approvazione di oggi del Consiglio, avrebbe rischiato di perdere il finanziamento Cei per l’anno in corso di 4,5 milioni d’euro. Qualche problema per le canne fumarie, con i chiarimenti approvati dopo una breve pausa. Infine, via libera per il regolamento dei contratti pubblici e per l’Istituzione del Gruppo Misto, con i consiglieri del PSI che si sono astenuti insieme con Dante Santoro. Il tutto nonostante le raccomandazioni di rivedere la posizione da parte del presidente di “Statuti e Regolamenti”, Ermanno Guerra.  

 

Antonio Roma