Pomigliano d'Arco

Il corpo di Giuseppe Di Marzo è stato trovato riverso in una pozza di sangue, sul pietrisco di un deposito di cisterne. Lo hanno trovato con un proiettile nella tempia.Giuseppe Di Marzo, 35 anni, piccoli precedenti per reati contro il patrimonio è morto così poche ore prima della Vigilia di Natale a Pomigliano. 

Per la sua morte è accusato di omicidio Vincenzo La Gatta, 47 anni, noto imprenditore.. La Gatta lo sarebbe sparato e ucciso, con una pistola legalmente detenuta, per futili motivi.

Ora La Gatta è stato fermato e posto ai domiciliari dai carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna, diretti dal capitano Tommaso Angelone. Stamattina la convalida. Deciderà il gip. Secondo una primissima ricostruzione, prima di mezzanotte di venerdì Di Marzo, sarebbe arrivato fino al resort di un costruttore locale, Salvatore Sassone, dove avrebbe litigato con ospiti e dipendenti. Una volta contatto il proprietario, che era insieme a La Gatta, sarebbe accorso quindi sul posto a bordo della sua auto, a tutto gas, seguito da La Gatta.

Di Marzo era nei pressi di un deposito. E sarebbe quasi subito scattata una colluttazione tra Sassone e Di Marzo. Sarebbe dunque intervenuto La Gatta. Così sarebbe partito un colpo dalla pistola dell'imprenditore e il proiettile lo avrebbe raggiunto alla tempia, uccidendolo. Insomma, gli avvocati difensori di La Gatta hanno spiegato che quel colpo nel corso della colluttazione è partito accidentalmente.