E' il tempo a consolidare un'unione e quando insieme si sta per festeggiare quasi due lustri il significato di un viaggio prende forma e diventa prezioso. L'esperienza dei Modestissimi è ormai consolidata. Nato per gioco il gruppo teatrale vince, una scommessa dopo l'altra, con impegno e passione. Quella di ritrovarsi e condividere un momento corale: uno spettacolo da allestire.
Ora il gruppo è pronto a portare in scena un nuovo lavoro. Si intitola “L'inciucio” (che nun se' fa' pe i figli) e debutterà il 10 e l'11 aprile al Teatro Massimo di Benevento, alle 20.30. La regia è ancora una volta di Donatella Loffredo e Michele Pietrovito, anime della compagnia.
«La commedia di quest’anno – si legge dalle note di regia - è un tragicomico. Una commedia si intreccia con brani tratti da Filumena Marturano, per dare più spessore alla storia e regalare al pubblico sia momenti di ilarità che momenti di forte emozione». Le serate saranno dedicate a Paola Parrella, una carissima amica, membro del gruppo, scomparsa prematuramente.
Come sempre la commedia è il prodotto finale del laboratorio teatrale del C.T.P. dell’Istituto comprensivo Bosco Lucarelli, diretto da Annamaria Morante in collaborazione con la Misericordia, presieduta da Angelo Iacoviello.
Ed ecco la trama: “L’inciucio” (che nun sé fa’ pe i figli) ruota tutta intorno ad un quadro “La Venere misteriosa” che sarà causa di problemi per i vari personaggi che animeranno la vicenda. Tutto si svolge in un appartamento di proprietà di don Soriano, marito di donna Filumena ed occupato dal maestro De Vincenzo sposato con l’imbranata Luisa che, barattando con un saponaro il quadro per una “mazza”, scatenerà le ire del marito.
In casa sono presenti anche Felicina amica di Luisa, Rosaria amministratrice del condominio e Ines donna di facili costumi. A complicare la situazione ci penseranno: Colombella pseudo detective, la signora Donnarumma moglie del primo ministro, Marina sua figlia, il commissario Melicotto, il commendatore, un muto e due aspiranti attrici. Morale della storia è che nella vita tutto si fa per i figli… sia azioni lecite che illecite, sacrifici e tentativi di corruzione. Questo è il filo conduttore che lega tutti i personaggi. Il finale è tutto da scoprire”.
Tra le particolarità della messa in scena una canzone scritta da Donatella Loffredo che si esibirà con Carmine Ricciolino. Un brano musicato insieme a Carmine Ricciolino, Michele Pietrovito e Claudio Massimo che ha curato anche l’arrangiamento di “Una canzone per te”.
Ed ecco i protagonisti in scena: Sergio Montano; Nunziatina Caporale; Renato Melillo; Marcello De Masi; Vincenza Fasulo; Donatella Loffredo; Annamaria Morante; Franco Montano; Pina Meola; Annamaria Varricchio; Carmine Sanges; Toni Lanzara, Katiuscia Carolla, Carmen Di Iorio, Rosaria De Vita, Annarita Zagarese. Presenta la serata Raffaele Spera.
di Mariateresa De Lucia