Ogni promessa è debito. E quando la promessa è di un certo tipo e non si è in grado di soddisfarla, iniziano i problemi. Soprattutto al tempo dei social. Non l'avesse mai detto Paola Saulino. Si sarà pentita di aver imitato Madonna. La star americana aveva interrotto un suo concerto per l'annuncio urbi et orbi. Lei, proprio lei, si sarebbe concessa in esibizioni orali, ma non canore, con tutti gli statunitensi. Precisiamo: con tutti gli statunitensi che avrebbero votato per la Clinton. Vade retro Trump.
Alla star a stelle e strisce è andata di lusso. Ha vinto il magnate. La moglie di Bill è tornata a casa. E quella promessa è stata presto dimenticata. Alla povera Saulino è andata peggio. Molto peggio.
L'attrice si era offerta di praticare un analogo servizio a tutti gli italiani che al referendum sceglievano il No.
Il No ha vinto. La promessa non è stata dimenticata. Gli italiani non sono americani, quella boutade l'hanno presa (non tutti) sul serio. Risultato: ora in tanti sono in attesa.
La Saulino non contenta ha continuato a giocarci. «Presto inizierò il “pompatour”». La ragazza non brilla in stile. E, del resto, anche la promessa elettorale non era proprio da signora. Ma si sa, tutto fa brodo per un chilo di notorietà.
Solo che ora in tanti vogliono riscuotere. La pagina Facebook dell'attrice è stata presa d'assalto. In tanti pretendono. Dall'attesa si è passati all'offesa. «Quella cercava solo un po' di pubblicità». Ma certo, che credevate? Davvero la poveretta avrebbe ricompensato con un esercizio orale gli italiani contrari alle riforme? Molti – è chiaro – sapevano benissimo che era un “gioco”. Ma alcuni – e non pochi - sembra davvero ci siano rimasti male.
Il social è anche questo. C'è di tutto. Anche chi è capace di credere alla Saulino. Ma – in fondo – c'è chi crede alle promesse dei politici. E chi è convinto che la Terra sia piatta.