Natale in tendopoli per le popolazioni del centro Italia colpite dal sisma: un Natale freddo, triste, difficile. Dalla Campania in questi mesi si è attivata una vera e propria macchina di solidarietà verso chi ha perso tutto.
In tanti hanno voluto donare un contribuito alle popolazioni colpite dal sisma, tanti gli eventi organizzati per raccogliere fondi destinati ai terremotati. Ieri, una delegazione partita dalla Valle Caudina, ha consegnato la somma raccolta durante l'evento “Un presepe per Amatrice” organizzato dall’Istituto “Padre Pio”.
Un modo per regalare un sorriso ai bambini di Amatrice e alle loro famiglie.
Il sindaco della cittadina sannita Michele Napoletano, la dirigente scolastica Maria Rosaria Damiano, Don Liberato e una rappresentanza di cittadini si sono diretti nel piccolo centro duramente colpito dal sisma lo scorso 24 agosto per donare personalmente cinquemila euro alla scuola di Amatrice, fondi che verranno utilizzati per le spese ordinarie.
Grande la commozione per la dirigente Damiano: "Sono bastate poche curve per passare dalla normalità al dolore - ha dichiarato - siamo stati accolti con calore dalla scuola e dalla dirigente. Io ringrazio Airola e chi ha reso possibile questa giornata di amicizia e di amore agito".
Ma le sorprese non finiscono qui. Ieri la dirigente ha annunciato che i ragazzi di Amatrice saranno ospitati in Valle Caudina ad aprile per due giornate da vivere insieme in amicizia e spensieratezza.
Fortemente emozionato anche Michele Napoletano. Il sindaco di Airola ha incontrato i cittadini di Amatrice e il sindaco Sergio Pirozzi. Parole di vicinanza e stima da parte di Napoletano nei confronti del suo collega al quale ha ribadito la sua massima vicinanza e disponibilità.
"L'italia tutta ha dato una risposta importante - ha commentato Napoletano - dalla protezione civile, le forze dell'ordine alla genorosità della gente. Dobbiamo dare un sorriso ai ragazzi che hanno perso tutto. Hanno bisogno di speranza e noi - sottolinea il sindaco di Airola - dobbiamo far capire loro che ce la possono fare e noi siamo qui per dare loro un piccolo contributo di amicizia e di affetto".
Giodin