Salerno

E’ toccato all’ex sindaco di Sarno, Sebastiano Odierna, chiudere intorno alle 12 la corsa alla presentazione delle liste per le prossime provinciali di inizio anno. In totale sette, per quella che è una vera e propria frammentazione senza alcun vincolo di coalizione. Tre liste di estrazioni civica con due riconducibili sulla sinistra con “La Provincia di Tutti” di estrazione della Sinistra e “Davvero Centro” con la coalizione a tre che vede il parlamentare Ragosta insieme con il collega Cobellis dell’Udc e il consigliere comunale di Pontecagnano Anastasio. Una civica spostata al centro, quella presentata in extremis negli ultimi minuti utili da Sebastiano Odierna con la denominazione “Cittadini per la Provincia di Salerno”.

Il clou della presentazione questa mattina con lo scaglionamento in ordine sparso di Fratelli d’Italia-An, Partito Democratico e Fratelli d’Italia insieme con due civiche che raggiungevano le liste presentate nella giornata di ieri da “La Provincia di Tutti” e PSI. Sette liste in corsa per il rinnovo del Consiglio provinciale, dunque, che accompagneranno il presidente Canfora nel suo ultimo biennio di mandato.Una votazione interna quella del prossimo 8 gennaio, con l’elettorato attivo, leggasi cittadini, costretti a restare alla finestra a scrutare da spettatori quelle che saranno le evoluzioni delle urne.

Ma è anche una elezione atipica, con l’indice ponderato dei voti che offre maggiore peso ai Comuni con maggiore densità di popolazione come quello di Salerno. Nell’attesa della spalmatura per il commissariamento di grandi Comuni come Scafati e Mercato San Severino, il decreto Delrio prevedeva l’assegnazione di 386 punti al Comune di Salerno. I Comuni con popolazione superiore 30mila e fino a 100mila abitanti come Cava de’ Tirreni, Scafati ed Eboli, avevano un indice pari a 151 punti. Via via a scendere tutti gli altri indici con 86 punti per Comuni con popolazione superiore a 10mila abitanti e fino a 30mila; 51 punti da 5mila fino a 10mila; 28 punti da 3mila fino a 5mila; 14 punti per quei Comuni con popolazione fino a 3mila abitanti.

 

Antonio Roma