C’è chi pensa sia stata la classica “giornata no”, chi invece che la squadra non avendo un obiettivo sia entrata in campo molle, e poi c’è chi va dritto al punto e lo chiama “biscotto”. Quello tra L’Aquila e Primavera è un match che resterà impresso nella mente di molti appassionati della palla ovale e nella storia di questo campionato.
La vittoria dei romani allo Stadio Fattori è un qualcosa di incredibile. Una vera e propria impresa, perché i neroverdi in casa non avevano mai perso. Ma il 32 a 17 parla chiaro: gli aquilani sono stati asfaltati. La corazzata che è retrocessa dall’Eccellenza ha perso le sue certezze o ha preferito lasciare strada ai più agguerriti rivali? E’ una domanda che molti appassionati si pongono, perché i cinque punti conquistati dalla Primavera tagliano quasi fuori il Benevento dalla possibilità di conquistare il terzo posto. Va detto che i sanniti hanno sprecato una grande occasione a Roma e non sono mai stati incisivi lontani dal Pacevecchia, ma il risultato del Fattori è qualcosa di molto strano guardando il valori dei due roster.
Da osservatori poniamo anche altri quesiti: la formula del torneo di serie A è corretta? E’ vero che i gironi territoriali permettono di risparmiare sui costi delle trasferte, ma è realmente questo il modo per aiutare la palla ovale italiana? Giocarsi una stagione in dieci partite, con squadre che essendo già qualificate entrano in campo senza la giusta mentalità, è la strada da seguire anche in futuro?
Quesiti a cui forse mai nessuno risponderà, ma quel che è sicuro che l’attesa cresce per il match del Pacevecchia di domenica 15 gennaio per capire se la corazzata L’Aquila avrà ritrovato le sue certezze dopo aver fatto un grosso e inatteso regalo di Natale alla Primavera che vincendo al Fattori ha meritato la terza posizione in classifica.