Baselice

Il già esilissimo filo della speranza si è spezzato definitivamente ad un chilometro o poco più dal punto in cui era stato rinvenuto, martedì pomeriggio, il suo berretto. Hanno trovato anche lui che lo indossava sempre. Giuseppe Pettorossi non se ne separava mai. Lo ha fatto, chissà se accidentalmente, lungo l'ultimo chilometro della sua esistenza. Aveva 80 anni, la scoperta del suo corpo senza vita, nascosto tra la vegetazione di località Toppo Clemente, e senza scarpe, ha frustrato gli sforzi di quanti, da sabato sera, si auguravano che potesse avercela fatta. Nonostante il freddo ed il buio nel quale è rimasto immerso per cinque notti. Non è andata così, purtroppo. Epilogo tragico di una vicenda che ha suscitato un'onda di comprensibile emozione.

Giuseppe lo conoscevano tutti, a Baselice. Lavoro e famiglia, niente altro. Una persona 'vecchio stampo' con la passione per l'impagliatura di cestini di vimini, per la preparazione di bastoni di legno. Un uomo che fin dalla prima edizione aveva offerto la sua disponibilità a comparire come figurante nel presepe vivente che viene allestito nel centro fortorino. Il sindaco Domenico Canonico ha ringraziato tutti coloro che non si sono risparmiati nel cercarlo. Scandagliando ogni angolo del territorio.

“Serviva un miracolo”, non c'è stato. Ed ora la salma di Giuseppe è nell'obitorio del Rummo, dove il medico legale, la dottoressa Monica Fonzo, che in mattinata ha eseguito il sopralluogo, procederà alla visita esterna su incarico del sostituto procuratore Marilia Capitanio. Toccherà alla specialista stabilire se il pensionato sia stato stroncato da un malore che lo ha colpito, senza dargli scampo, nel suo girovagare, o se, magari, la morte sia stata la drammatica conseguenza di una caduta o altro. Ora resta il sorriso di Giuseppe, quello delle foto diffuse per le ricerche.

Esp