Caposele

Il comitato permanente per la tutela del patrimonio storico e ambientale di località Saure chiede al sindaco Pasquale Farina di di fare propria la soluzione tecnica formulata da Raffaele Monteverde, in nome e per conto del Comitato pro Saure, nell'incontro del 26 marzo scorso, e di ribadirla al Commissario di Governo Sabatelli. “La proposta progettuale è l'unica compatibile con la strumento urbanistico vigente, con il Piano Stralcio dell'Autorità di Bacino per il rischio idrogeologico e rispettosa della storia e delle bellezze dei luoghi” si legge nel documento. La richiesta è stata avanzata e sottoscritta da cittadini e rappresentanti dei gruppi delle associazioni, partiti, circoli e consiglieri comunali costituitisi in comitato permanente per la tutela del patrimonio ambientale e storico di Saure con il primo incontro pubblico tenuto presso casa Huston il 7 marzo scorso. No solo. I firmatari chiedono anche al sindaco sempre al Sindaco “Di voler procedere all'annullamento, in sede di autotutela, della nota comunale n. 7280 del 02.11.2010, nella parte in cui vengono autorizzati i lavori di costruzione del capannone di copertura del pozzo “A “ in località Saure, in quanto in contrasto con il vigente strumento urbanistico, che non prevede nella zona la realizzazione di alcun volume e con il vigente Piano Stralcio dell'Autorità del Bacino per il rischio idrogeologico”. Il plico è stato depositato ieri presso il Municipio di Caposele, e firmato dal Circolo Arcobaleno, rappresentato da Raffaele Monteverde e Lorenzo Melillo; Rocco Caruso per Caposele Cinque Stelle; Armando Sturchio e Giuseppe Grasso per il Circolo PD Caposele; dalla Pro Loco Caposele, rappresentata da Concetta Mattia; da Salvatore Conforti e Alfonso Merola; Antonio Cione di Caposele Futura e Raffaele Grasso, per il Gruppo Ativo Luciano Grasso. La soluzione prospettata per la copertura del pozzo dalla struttura commissariale di Governo non ha soddisfatto i cittadini di Caposele, che con la consegna del documento confermano l’apertura di un serrato braccio di ferro con i vertici dell’opera. Il commissario Sabatelli, infatti, di concerto con la direzione dei lavori e la ditta appaltatrice avevano prospettato la sostituzione delle grate di ferro con lastre di vetro a copertura del pozzo. Non la Tour Eiffel dunque, ma un palazzo di vetro. L’opera intanto, ritenuta non accessoria ma collaterale alla costruenda galleria di valico, non potrà essere modificata, nè potranno essere apportate varianti, sia per evitare un rallentamento dei lavori, sia un aumento dei costi. “Chi doveva parlare in sede di Conferenza di servizi non lo ha fatto” ha ribadito più volte il Commissario Sabatelli, consegnando una responsabilità diretta all’esecutivo Farina, come all’Ente Parco Monti Picentini competente su Saure. La posizione dei cittadini appare ormai inequivocabile: l’ecomostro non s’adda fare. Per questa ragione si affidano al sindaco e all’amministrazione comunale le richeste espresse e le decisioni assunte. Sarà ora compito del primo cittadino interloquire con la struttura verticistica della Pavoncelli bis, e raggiungere un compromesso fra le parti.