Ospedaletto d'Alpinolo

 

di Andrea Fantucchio

Hanno acceso l'albero tutti insieme: immigrati e abitanti di Ospedaletto. Mandando letteralmente al diavolo, ci scusi il parroco presente, pregiudizi e stereotipi che ruotano intorno all'integrazione. (Clicca sulla foto di copertina per guardare il video. A fine articolo la gallery con tutte le foto)

I ragazzi africani ospitati presso il centro di accoglienza “La Castagna” con i giovani della scuola contorum di Ospedaletto “Ave Maris Stella” lo scorso 8 dicembre hanno recitato poesie e canti del coro in Chiesa. Poi tutti fuori, tutti insieme, in piazza Umberto I per illuminare l'albero della Pro Loco “La Fenice”.

Una festa meravigliosa resa ancor più unica dall'atmosfera di reale integrazione che univa immigrati e abitanti di Ospedaletto. Integrazione riassunta da una simpatica scena avvenuta in chiesa sotto lo sguardo attento di “Mamma Schiavona”.

I ragazzi e le ragazze africane del centro d'accoglienza che cantavano i cori tipici della tradizione italiana e la gente che li accompagnava. Con applausi e tanti sorrisi. Poi le voci di tutti si sono unite in un'unico coro

Integrazione cementata anche dalla tavola imbandita.

Il primo passo di un percorso d'integrazione che continuerà il 27 dicembre quando la comunità di Ospedaletto D'Alpinolo si ritroverà nel centro sociale per cenare tutti insieme. Gustando piatti preparati dai membri di tutte le associazioni locali con gli ospiti e gli operatori del centro d'accoglienza migranti “La Castagna”.

Un appuntamento davvero da non perdere. Il segno tangibile di un'integrazione che deve partire dall'inclusione concreta. A partire da eventi, come il Natale, che rappresentano momenti imprescindibili per una comunità.