Airola

L' Istituto Comprensivo "Luigi Vanvitelli" di Airola apre le porte al teatro, alla musica e alla creatività con il musical "Razzullo va a Betlemme". Lo spettacolo è il risultato finale del progetto Aree a rischio "Crescere nella diversità" che ha avuto come protagonisti gli alunni delle classi quarte e quinte della scuola primaria e delle classi terze della scuola secondaria di I grado, dei plessi di Airola, Arpaia e Paolisi.

La manifestazione si inserisce in un contesto di altre iniziative volte alla celebrazione delle prossime festività natalizie attraverso l’organizzazione di diversi eventi inseriti nel programma “Adventum” promosso dalla Pro Loco e dalla Città di Airola.

“La nostra scuola – spiegano dall'istituto -, quale istituzione educativa e formativa, con la realizzazione di tre percorsi laboratoriali: teatrale, musicale e informatico, si propone di rimuovere le cause che producono l’insuccesso scolastico, di favorire la collaborazione attiva delle famiglie e l’impegno costante delle altre agenzie educative presenti sul territorio. Le finalità del progetto nascono dalla volontà di qualificare il sistema scolastico, come sistema aperto, luogo di incontro e di confronto sistematico tra tutte le forze impegnate a costruire occasioni concrete a favore dei bambini, dei ragazzi e dell’intera comunità. Il percorso formativo di tipo “laboratoriale”, ha consentito una diversa modalità di approccio alla didattica conseguendo ottimi risultati relativi alla motivazione, partecipazione e aspettative di tutti gli interessati. L’esperienza, infatti, vissuta come formazione attiva e come processo di una pedagogia più efficace, capace di sottrarre i bambini e i ragazzi dalla passiva assimilazione dei modelli, ha fornito agli stessi nuove chiavi di lettura. La possibilità perciò, di coinvolgere la globalità psicofisica e l’utilizzo e la scoperta dei vari mezzi espressivi: la voce, il corpo, il gesto, i suoni, la musica per poi sperimentare, in maniera creativa e innovativa, l’interazione dei diversi linguaggi.

Le attività hanno offerto agli alunni grandi opportunità di studio e di ricerca su sé stessi e sugli altri, allo stesso tempo, i ragazzi hanno sperimentato e conosciuto le proprie capacità espressive, verbali, corporee, vocali, musicali, e comunicative.

L’intera esperienza è stata il risultato di un percorso metodologico particolarmente ricco, interessante e stimolante, capace di fornire agli alunni l’acquisizione critica dei linguaggi verbali e non, attivando l’espressione e la comunicazione delle esperienze, consolidando la competenza comunicativa”.

Il dirigente scolastico, Giovanni Marro, ha così commentato l’attività didattica: “Facilitare e favorire rapporti di aiuto e relazioni umane positive può divenire, per questi alunni, la chiave di volta per scoprire le loro potenzialità fino ad arrivare a guardare non tanto ciò che non sanno fare, quanto ciò che possono fare per conoscere e migliorare se stessi influendo positivamente sul mondo familiare e sociale a cui appartengono”.