Non è una casualità ma una lunga storia che si ripete. Il Pacevecchia è uno dei campi più difficili d'Italia. Sul rettangolo di gioco sannita sono cadute tutte le grandi del rugby italiano. Chiedete alle squadre venete -l'ultima è stata il Rubano- cosa significa giocare in quell'inferno contro i biancocelesti. In molti vi diranno “che per vincere nella tana dell'Ottopagine Rugby Benevento serve l'impresa”.
Dopo qualche anno in cui la “legge del Pacevecchia” sembra essere solo un lontano ricordo, lo stadio beneventano è tornato ad essere un fortino inespugnabile. Il trio che guida i biancocelesti, composto dal diretto tecnico Alessandro Gramazio, dall'allenatore giocatore Alessandro Valente e da mister 325 caps Peppe Calicchio, ha ridato alla squadra una mentalità importante. “Al Pacevecchia non si passa, qui la squadra si trasforma”.
Frasi sentite tante volte nel passato che sono tornate d'attualità. L'ultima compagine ad espugnare la tana dell'Ottopagine Rugby Benevento fu proprio la Primavera il 22 febbraio 2015 nel campionato di serie B. Da quel momento in poi solo vittorie e un pareggio contro l'Amatori Catania. Una lista di scalpi importantissimi. Dallo stesso Catania alla Primavera, passando per Cus Roma, Messina, Capitolina e Gran Sasso. E in questa stagione tutte le vittorie casalinghe sono state nettissime. Dai match interni sono arrivati 18 punti, numeri incredibili che fanno tremare gli avversari.
Il 2016 si chiuderà senza ko interni e questa è già una prima vittoria in attesa di capire se arriverà già nella prima fase la tanto sognata salvezza. Se questo non dovesse accadere, i tifosi biancocelesti possono stare tranquilli, perché ci sarà comunque da divertirsi visto che, come ai vecchi tempi, per vincere al Pacevecchia contro quelli con la maglia biancoceleste servirà una grande impresa.