Crispano

Quando i Carabinieri della Compagnia di Casoria sono giunti in via Cancello, a Crispano, allertati da una telefonata anonima al 112, lo hanno trovato a terra, sull'asfalto reso viscido dalla pioggia, in una pozza di sangue. Agonizzante. Mauro Pistilli, 53 anni già noto alle forze dell'ordine e ritenuto affiliato al clan «Cennamo», morirà poco dopo, all'ospedale di Frattamaggiore. Il pregiudicato è stato attinto da diversi colpi d'arma da fuoco. A sparare, secondo le prime ricostruzioni, un giovane che è poi scappato a bordo di un'autovettura.

Sul posto per le indagini i carabinieri della Compagnia di Casoria e del Nucleo investigativo di Castello di Cisterna. L'omicidio, con molta probabilità, va ricondotte alle recenti "strategie" criminali che avevano visto per protagonista il 52enne. Secondo i beninformati, Pistilli stava tentando la "scalata". Era intenzionato a prendere il posto del vecchio boss Cennamo e, per riusciere nel suo scopo, sta riorganizzando il clan anche attraverso il reclutamento di nuove leve. Un'operatività che non sarebbe piaciuta ai Pezzella, la storica cosca rivale. Ed è proprio in questa guerra tra cartelli camorristici che gli inquirenti cercano di ricostruire le ragioni che hanno portato all'omicidio di Crispano.