La sensazione è che sia una vera e propria provocazione quella che in questi giorni si sente nei corridoi di Palazzo Guerra: Enzo Napoli candidato al rinnovo del Consiglio provinciale del prossimo 8 gennaio. Ma anche una strategia del centro sinistra dopo la scoppola ricevuta alla consultazione referendaria di domenica scorsa. Una voce che si è fatta sempre più insistente nelle ultime ore con il primo cittadino che sarebbe chiamato a rappresentare il Comune di Salerno insieme con Pakj Memoli.
Una prova di forza per riconquistare la leadership provinciale dopo quanto accaduto alle recenti consultazioni referendaria con il risultato sotto gli occhi di tutti. Una decisione che “costringerebbe” tutta la maggioranza a mantenere la linea senza possibilità di franchi tiratori, così come si teme. Una prova del nove, di fedeltà al sindaco che come primo cittadino del Comune capofila dovrà “vincere” a man bassa le elezioni interne per il rinnovo del Consiglio provinciale.
E Salerno non potrebbe essere il solo Comune, visto che in queste ore s’ipotizza che scenderebbero in campo tutti i sindaci del centrosinistra per quella che sarebbe una vera e propria prova di forza. Perché il rischio che Canfora si possa trovare con un’opposizione in maggioranza è più che concreta. Ipotesi che restano al vaglio mentre lo scadenzario verso le elezioni dell’8 gennaio che è già partito. In totale, sono 1855 i componenti del corpo elettorale degli aventi diritto.
Ad una settimana dalla presentazione delle liste, previste per domenica 18 e lunedì 19 dicembre, fervono le trattative. Ma anche le candidature, soprattutto spontanee, che al momento al Comune di Salerno sarebbero state bocciate. Il condizionale è d’obbligo, visto che gli scenari potrebbero cambiare ancora una volta all’improvviso. Soprattutto per il centrosinistra che nelle Provinciali di Gennaio cerca il riscatto dopo la debacle referendaria.
Redazione