La morte di don Antonio Polese e la sensazione di un vuoto grande. Poi un episodio raccontato dall'amico di sempre e collaboratore fidato del boss delle cerimonie, un episodio da interpretare come semplice casualità o come un messaggio dall'alto: la volontà di voler ricordare e salutare per l'ultima volta un uomo che aveva creato quel luogo dal nulla. Sembra che anche la celebre villa in cui venivano allestiti matrimoni, comunioni e battesimi abbia risentito della perdita del suo amato proprietario.
Tanto da farsi sentire.
Davide Gaetano, il simpatico caposala La Sonrisa, ha raccontato al giornale locale Il Corrierino, che dopo la morte del boss ci sarebbero stati strani movimenti nella villa: «Mi hanno raccontato che a un certo punto le mattonelle del posto in cui era allestita la camera ardente si sono letteralmente alzate e crepate e lui è stato portato nel suo Salone reale».
«Don Antonio è morto, le mattonelle si sono alzate»
Il racconto di Davide Gaetano, caposala La Sorrisa
Redazione Ottopagine