Probabilmente vi starete chiedendo: «Ma di cosa si tratta? Questi cosa fanno? Ma chi sono?». Siete finiti nel posto giusto per ricevere le risposte giuste.
Fanno musica. Questi ragazzi poco più che maggiorenni, per passione, fanno musica. La producono, la scrivono, la sperimentano, si divertono a creare cose nuove. Il vecchio lo si lascia alle spalle. C'è spazio solo ed esclusivamente alle novità.
La musica è quel meraviglioso e magico mondo in grado di unire un gruppo di 7 ragazzi che hanno dato alla luce qualcosa di nuovo. La monotonia della solita cittadina li ha portati infatti a creare RecOutMind, uno studio di registrazione ricavato da una stanza vuota, in pieno centro ad Avellino. La stessa cittadina in cui ogni giorno sembra essere uguale a quello precedente.
Il nome è tutt’altro che casuale. Recording Out Mind, registrazione fuori (di) testa. Registrare uscendo dai classici schemi che si vengono a creare in una città così piccola. Pensare in modo diverso, produrre la musica in maniera differente.
L’idea è nata per gioco, poco più di un anno fa. Esattamente il primo dicembre 2015 nasce RecOutMind, questa piccola (piccolissima) etichetta discografica made in Avellino. RecOutMind si propone di dar voce ai giovani artisti emergenti (sognatori e non) dell’intera provincia. L’impegno e soprattutto il divertimento sono fondamentali per aiutare a realizzare i sogni e le speranze dei numerosi giovani talenti.
Con le proprie forze e i pochissimi mezzi a disposizione, sono partiti dal nulla, senza avere strumentazioni adeguate ma soprattutto senza avere una minima esperienza. Con il passare dei mesi, i sacrifici e la fiducia reciproca hanno aiutato a far vivere questo progetto e a ripagare i grandi sforzi compiuti dai ragazzi. Ognuno mette tutto il proprio impegno nel fare ciò che gli riesce meglio.
RecOutMind è un luogo aperto a tutti, a chiunque voglia dare libero sfogo alla propria fantasia. A chiunque voglia fare un’esperienza diversa. Non esistono vincoli. Tutti possono collaborare, incidere una canzone. L’unico requisito richiesto per essere “ammessi” allo Studio è il talento. L’unica regola da rispettare è il divertimento.
La cultura di oggi nasce da qui, nasce da ciò che è nuovo. Nasce dalle idee, dalle proposte dei giovani. Dopo lo studio ci si ritrova in questo luogo a discutere sugli eventuali pezzi da produrre, sulle nuove canzoni da registrare e sugli inediti video da girare.
Spesso il buon utilizzo di internet può portare a cose straordinarie. I lavori di questi ragazzi infatti possono essere scovati sul loro canale YouTube, RecOutMind. Ognuno si impegna a dare il massimo nel bene di tutti. Ognuno ha un ruolo ben preciso. Si parte dal fondamentale tecnico del suono, passando per il tecnico del video, fino ad arrivare ai protagonisti principali: compositori di basi, cantanti, beatboxer. In questo posto si può trovare di tutto. Le strumentazioni acquistate sono messe a disposizione gratuitamente.
La libertà è ciò che caratterizza il gruppo. Tutti possono registrare qualsiasi canzone (che sia una cover o un inedito), non si bada al genere musicale. L’unico obiettivo è la valorizzazione dei tanti giovani che hanno un’infinita voglia di fare. Le uniche parole da seguire e da tenere sempre in considerazione sono quelle del grandissimo compositore statunitense Leonard Bernstein: “La musica può nominare l'innominabile e comunicare l’inconoscibile.” Bisogna mettersi in gioco senza aver paura di essere giudicati, a giudicare ci pensano già i Talent. Bisogna esprimere tutto liberamente e la musica è lo strumento perfetto per poterlo fare.
La musica è sentimento. Si deve mettere da parte la mente per lasciare libero il cuore così da poter dare libero sfogo alle proprie passioni. Ed è esattamente questo che RecOutMind propone e cerca quotidianamente di mettere in pratica.
Il lavoro, accompagnato alla determinazione, ha portato già qualcosa di concreto, i primi passi sono stati mossi. Oltre a produrre i video caricati sul canale YouTube e sulla pagina Facebook, difatti è stato registrato anche un disco contenente 6 cover, frutto del lavoro svolto da due ragazze (Caterina Aprile e Francesca Capussela) appartenenti al gruppo.
“Chi sa fare la musica la fa, chi la sa fare meno la insegna, chi la sa fare ancora meno la organizza, chi la sa fare così così la critica.” -Luciano Pavarotti.
Ed ora probabilmente vi starete chiedendo: “Ma questi la fanno, la sanno fare meno, la sanno fare ancora meno oppure così così?”. Sicuramente, questo è tutto da scoprire. L’importante è fare, il talento non manca.
Giuseppe Forino
(studente del Vivaio di Ottopagine, il corso di giornalismo multimediale organizzato nell'ambito dell'iniziativa scuola/lavoro)