Solofra

"Rerendum, ha vinto il No. Ora però è necessaria una riflessione politica. In Irpinia ad uscire sconfitta, per non dire delegittimata, è la folta schiera di parlamentari, consiglieri regionali, amministratori locali che hanno sostenuto il Si con tutto il peso delle cariche che ricoprono. Ha vinto il No, è stato sconfitto un certo modo di far politica. Sono stati sconfitti quegli amministratori che provando a scimmiottare il segretario del Pd Matteo Renzi cercano di imporre a livello locale il culto della loro personalità rigettando come lesa maestà ogni voce contraria. Sono stati bocciati quei consiglieri regionali che si ricordano del distretto di Solofra solo in periodo elettorale. Sanità, ambiente, sviluppo. Restano parole vuote pronunciate nel corso di covegni con tante poltrone vuote. Un esempio? La nostra comunità è alle prese con l’emergenza tetracloroetilene che sta provocando notevoli disagi all’approvvigionamento idrico. La Regione ancora non si è decisa a finanziare il piano di caratterizzazione preliminare a qualsiasi intervento di bonifica della falda acquifera".

"Davanti ai problemi reali della gente le frasi ad effetto e gli slogan servono a poco. La politica deve dare risposte alle istanze del territorio se non ci riesce allora è giusto voltare pagina. A Solofra, insieme con gli altri esponenti del Comitato del No e con le associazioni, ci siamo spesi per incontrare la gente, per spiegare le ragioni di una scelta, per ascoltare le istanze dei cittadini. Il nostro messaggio è passato. Ma non finisce qui. L’impegno deve essere ora ad immaginare e gettare le basi per lo sviluppo futuro della città di Solofra che sconta cinque anni di vuoto amministrativo fatto di tante parole e di pochi fatti”. Così, in una nota, il Consigliere comunale di Solofra Antonello D’Urso.

Redazione