Napoli

"L’esito del referendum esprime in maniera chiara la volontà dei cittadini e come si fa in democrazia, ne prendiamo atto." La nota è del segretario regionale del Pd Campania, Assunta Tartaglione.

"Abbiamo creduto fino in fondo a questa battaglia che riguardava il futuro del Paese. Era una chance vera di cambiamento per l’Italia, che resta un Paese meraviglioso ma che oggi si è risvegliato con quei limiti e quelle criticità che non si cancellano con il sorgere del sole. Tra i sostenitori del no qualcuno aveva annunciato che dal giorno dopo il referendum si sarebbe aperta una profonda discussione per un’altra riforma costituzionale: oggi leggiamo di scontri interni ai partiti, di divisioni sulla legge elettorale, di possibili leadership per il futuro. 

Anche per questo ringrazio le tantissime persone che hanno condiviso e sostenuto con passione e orgoglio questa battaglia e i tantissimi amministratori, militanti e volontari che, con Matteo Renzi e con noi, ci hanno messo la faccia e si sono spesi fino in fondo. Questa comunità di persone sarà al nostro fianco nelle prossime sfide che vedranno in prima linea il Partito democratico e l’Italia. 

Attendiamo la direzione nazionale, che in questo momento è la priorità, successivamente convocheremo gli organismi territoriali per aprire una riflessione che ci aiuti a guardare al futuro con responsabilità e rinnovata fiducia.

Sul dato della Campania hanno inciso il clima sociale e le difficoltà economiche che il nostro territorio sta affrontando, ma siamo certi che le iniziative messe in campo dal Governo e dalla Regione produrranno nei prossimi mesi gli effetti sperati. C’è ancora tanto lavoro da fare, ma l’esito del referendum non cancella quanto di buono è stato fatto. Ci spinge, invece, a guardare avanti e ci dà ulteriori motivazioni per proseguire questo percorso con maggiore impegno.

Ringrazio infine il presidente del Consiglio per la dignità, la responsabilità e il senso delle istituzioni. Doti umane che vanno al di là dell’esito di un referendum e che non possono mancare a un presidente del Consiglio e ad un leader di un grande partito".

Redazione