Salerno

Per i sostenitori del No, adesso i nodi arrivano al classico pettine. In campo subito il presidente regionale di Fratelli d'Italia-An, Antonio Iannone. "La Campania è la regione che in termini di voti assoluti ha dato il maggior contributo alla vittoria del No, in nessun altra regione si è determinata una differenza di quasi un milione di voti rispetto al Si. - ha affermato Iannone - Una risposta di dignità e di orgoglio dei nostri Cittadini che, evidentemente, hanno espresso un giudizio politico nettamente negativo rispetto a Renzi  e ai governi locali del Pd. I cittadini campani attendevano realizzazioni e non elemosine elettorali e nuove promesse. Il SI ha perso nettamente in tutte le province campane e ne avevamo avuto grande premonizione alla manifestazione di chiusura della campagna elettorale di Giorgia Meloni a Napoli il primo dicembre all'hotel Ramada. Ora De Luca e la sua prole, inventata in politica per diritto dinastico, cercano di scaricare tutte le colpe su quello che è ormai l'ex premier: una pratica deprecabile politicamente ed umanamente, alla quale De Luca & company sono avvezzi, come passarono da Bersani a Renzi nel giro di un anno oggi pensano di passare con il nuovo burattino di Marchionne e De Benedetti. La sconfitta netta del SI anche in provincia di Salerno e nella stessa Salerno città, però, rendono il senso di una corresponsabilità politica troppo evidente. Chi rottama sarà rottamato perché in Campania è tutto allo sfacelo: lavoro, sanità, trasporti, infrastrutture, servizi zero con tasse e imposte che sono le più alte d'Italia. Voglio ringraziare l'intera classe dirigente regionale di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale e gli Amministratori del Comitato “NO, grazie” che hanno saputo parlare di questi temi oltre che del merito di una riforma sbagliata, opaca, peggiorativa".

 

Redazione