di Luciano Trapanese

Finalmente è finita. Una campagna elettorale deprimente, su tutti i fronti. Per un referendum che comunque vada non condannerà l'Italia al fallimento e neppure la proietterà nel futuro.

Finalmente è finita. La prevedibile guerra campale. Combattuta con le solite armi: minacce, insulti, promesse e menzogne. Con i tifosi dell'una e dell'altra parte pronti a rinfacciarsi di tutto. E i politici dal pulpito a fare di peggio.

Finalmente è finita. Abbiamo trasformato un referendum in una nuova faida nazionale. Da una parte i difensori dell'intoccabile “Costituzione più bella del mondo”. Dall'altra gli innovatori indomabili contro la casta immobile.

Finalmente è finita. E al solito s'è persa l'occasione per una discussione concreta e approfondita su quello che serve al Paese. Anche da posizioni contrapposte. Sarebbe stato un momento di crescita, a prescindere dall'esito del voto. (Beh, diciamo la verità: una cosa del genere non sarebbe mai accaduta).

Finalmente è finita. Una campagna elettorale in preda all'isteria. Che non ha spiegato a milioni di italiani il senso del voto. Il perché era giusto riformare la Costituzione o – al contrario – definire i motivi che consigliavano di lasciarla com'è, e pensare ad altre riforme.

Finalmente è finita. E la sinistra comunque vada ne esce a pezzi. Il post 4 dicembre avrà cambiato per sempre quello che resta del riformismo italiano. Rimettere insieme i cocci non sarà semplice. Sarà impossibile.

Finalmente è finita. Così non dovremo più sentire la descrizione di scenari apocalittici: tra derive dittatoriali a default del Paese. Tra voto di pancia (e basta! Curatevi), e voto intelligente (ma chi l'ha detto?). Tra scontro generazionale (e chi l'ha stabilito che tutti i giovani votano no e i vecchi sì?). Tra sondaggi farlocchi, sondaggi semifarlocchi, voti truccati e la solita pantomima sugli italiani all'estero.

Finalmente è finita. Così potrete evitare di farvi la guerra sui social, stracciare amicizie, ritenere servi sciocchi tutti quelli che non la pensano come voi. E mangiare un bel piatto di frittura senza necessariamente pensare a Crozza/De Luca.

Finalmente è finita. Proprio com'è finita la Brexit. Non c'è stata la fine del mondo. E non ci sarà neppure con quel tipo dai capelli rossi che ha sostituito l'abbronzato nello studio ovale. Figurarsi con il Si o il No a qualche modifica nella nostra Costituzione.

Finalmente è finita. Così i parlamentari finiranno le vacanze e con loro anche i consiglieri regionali. Ora partecipano tutta alla stessa festa, quella referendaria: e si divertono a prendersi a pesci in faccia.

Finalmente è finita. Così non sarete più costretti ad ascoltare tutti questi costituzionalisti d'avanspettacolo, che neppure hanno letto la Costituzione, però vi fanno credere di conoscerla a memoria.

Finalmente è finita. Ma ora cosa c'è in programma? E su cosa litigheremo?