Nell'agosto del 2015 due turisti bresciani Maria Grazia Renis, 36 anni e il padre Achille Renis 61 anni, morirono in seguito alle gravi ustioni riportate dall’esplosione di una bombola di gas nella cucina della casa che avevano affittato per le vacanze estive a Lido Lago, sul litorale di Battipaglia.
Ieri la prima condanna per i responsabili della tragedia, Emanuela Pappalardo, la proprietaria dell’immobile, ha patteggiato 2 anni di reclusione, rinviato a giudizio il fratello Sandro Pappalardo, gestore dell’appartamento che è poi risultato essere privo del certificato di agibilità. Devono entrambi rispondere di omicidio colposo, incendio e danneggiamento colposo per aver adottato “condotte (commissive e omissive) gravemente colpose”.
Intanto il prossimo 29 giugno partirà il processo a carico del fratello della donna che, secondo la Procura, si occupava proprio delle forniture delle bombole.
Redazione Salerno