Santa Croce del Sannio

Lì dove il paesaggio è estrinsecazione di una profonda dimensione percettivo-emozionale, percorsa da componenti soggettivistiche, simboliche e concettuali, nel suggestivo e pregevole Museo – Casino – Torre Colombaia – Palmento Damiani di Santa Croce del Sannio si terrà la Prima Mostra di Arte Presepiale dell’artista Silvia Carpentieri.

La mostra allestita all’interno del Museo Casino Damiani verrà inaugurata il giorno 8 dicembre alle ore 10.00 e rimarrà aperta fino alle ore 21.00.

Potrà essere visitata il giorno 9 dalle ore 16.00 alle ore 21.00 e nei giorni 10 ed 11 dalle ore 10.00 alle ore 21.00.

Silvia Carpentieri si è formata alla scuola del Maestro Carlo Palomba, noto artista di scuola napoletana, le cui realizzazioni di scene presepiali di ispirazione settecentesca comunicano emozioni di gioia e di dolore, infondendo un insegnamento indimenticabile di arte e di bellezza.

Persona pacata, Palomba ha creato prodotti unici, perché con grande passione ha collocato ogni singolo elemento costruttivo al posto giusto, come fossero tessere di un puzzle, creando un senso di magia e di fascino che solo l'arte presepiale può donare.

La sua nota distintiva consta nella messa in opera delle varie ambientazioni, delle varie grotte e della Natività.

Attraverso le realizzazioni di notevole fattura, che rivelano una tenace maestria, una convinta perizia del prodotto artigianale, il realismo delle rappresentazioni e la minuziosità dei dettagli, il Presepe di Silvia Carpentieri non è unicamente un simbolo religioso, bensì uno strumento descrittivo, identificativo e aggregante della comunità di appartenenza, nella sua particolareggiata composizione.

Esso richiama l’esperienza premoderna della prossimità e delle reti di familiarità che non richiedeva agli uomini e alle donne la problematizzazione della loro individualità.

Identità che nel tempo presente spesso vede perdere i suoi ancoraggi sociali, i suoi quadri di riferimento tradizionali e che la facevano apparire e sentire “naturale”, predeterminata e non negoziabile.

Le nostre stesse collettività erano contrassegnate dall’idea metafisica e religiosa dell’uomo come portatore di un’anima intesa come un sostrato unitario e indivisibile, come qualcosa che resta immutato nell’uomo e permette la permanenza delle nostre esperienze.

Onde evitare di assistere, più o meno impotenti, allo  smarrimento del senso delle nostre esistenze, il rimedio, la salvezza si chiama radicamento. Siamo, comunque, persone radicate in qualcosa: dal grembo materno prima di venire al mondo, alla famiglia, agli affetti, alle amicizie, al lavoro, alla società in cui viviamo dopo. Non possiamo né dobbiamo dimenticarlo. Ma ogniqualvolta, rei di amnesia, smarriamo le coordinate della nostra reciproca esistenza, finiamo col perdere anche noi stessi e le nostre vite alienate che non ci appartengono più. Dobbiamo recuperare la prima radice, che è insieme umana e affettiva. Esistenziale e storica. Perché storico è il tempo degli uomini.

Questo è in sintesi il messaggio, il senso profondo che la mostra della Carpentieri ci conferisce con l’approssimarsi delle feste di Natale.

Inoltre, è da sottolineare che la visita alla mostra rappresenta una significativa occasione per ammirare il palmento conservato all’interno del Museo Damiani. Risalente al XIX secolo ed adibito alla lavorazione del vino, luogo in cui avveniva la pigiatura dell'uva e la fermentazione del mosto, il Palmento di Santa Croce del Sannio è indubbiamente uno dei palmenti più belli e meglio conservati di tutta l’area centro-meridionale.

Infine, negli stessi giorni della mostra, sempre in Santa Croce, consigliamo una visita al Palazzo nobiliare Galanti, dove saranno allestiti i mercatini natalizi di artigianato, enogastronomia, arte, addobbi ed altro, dalle ore 10.00 alle ore 20.00.