Mercogliano

 

di Andrea Fantucchio

Vi avevamo già parlato dell’oasi di Acquafidia vittima di vandalismo e abbandono di rifiuti con il caso dei frigoriferi lasciati sul prato. Ma ora le segnalazioni di inquinamento della montagna si diffondono a macchia d’olio.

«Questa mattina – spiega un cittadino nel gruppo Facebook di denuncia “Le cose che potrebbero essere migliorate a Mercogliano" - un'altra passeggiata ecologica, all'insegna del verde e dell'aria pulita ed ecco mentre passeggiavo per località Taccoreta, mi è apparso uno “spettacolo bellissimo”. Cavolo, abbandonano di tutto in montagna! Ho scattato la prima fotografia. Proseguendo la mia passeggiata nel verde irpino, sono incappato in un secondo spettacolo della natura, in località Torone Fusco ed ho scattato la seconda fotografia. Tutto questo si riferisce al post messo l'altro giorno, quello nei dintorni di Acquafidia. Ribadisco che, purtroppo, noi Mercoglianesi spesso inquiniamo inconsapevolmente, ma anche chi deve tutelare il territorio se ne frega. L'amministrazione ha formato le guardie ambientali, bene, mettete mani ai fondi, pagateli e fateli girare».

Nella foto denuncia sul prato si vede una catasta di barattoli di vernice, mattoni, e qualche elettrodomestico mal celato all'interno di buste per la spazzatura

Insomma, in montagna, l’inciviltà torna a regnare sovrana. L’ultima volta c’era persino dell’amianto. E senza presidi territoriali la situazione può solo peggiorare. Ci vorrebbero infatti sanzioni salitissime per chi abbandona i rifiuti in montagna. E poi presidi di guardie forestali.

Una situazione sulla quale è attesa sempre anche una dichiarazione ufficiale dei sindaci a partire dal primo cittadino di Mercogliano, Massimiliano Carullo.