Andando a scandagliare le spese che i Comuni sostengono (e rese pubbliche grazie al sito "soldipubblici", così come chiesto dal Premier Matteo Renzi) vengono fuori una serie di dati certamente interessanti. Che consentono di avvicinare il cittadino all'Ente di riferimento - sia esso il Comune, la Provincia o altri - nell'unico modo possibile, ossia controllando da vicino come vengono utilizzate le risorse municipali. Che sono poi, in larghissima parte, quelle derivanti dalle tasse pagate dalle famiglie.
Ebbene, complice la spending review e una situazione certamente non florida per tutti i Comuni, andando a scartabellare fra i numeri del municipio di San Martino Valle Caudina si può notare come la voce più consistente sia quella relativa ai costi sostenuti per il personale. Facendo riferimento ai codici Siope, in collaborazione con Banca d'Italia, viene fuori come dal palazzo comunale di Piazza Girolamo Del Balzo il vero "buco nero" sia quello relativo alle spese per i dipendenti. Circa 870mila euro la spesa sostenuta nel 2014, di poche migliaia di euro inferiore rispetto all'anno precedente: dalle competenze fisse allo straordinario, dalle indennità accessorie ai versamenti contributivi fino ai buoni pasto viene fuori questa cifra-monstre. Numeri senza dubbio importanti, considerando che la cinghia va stretta sempre più e il tempo delle vacche grasse è finito per tutti. Non solo. Esplodono i costi per gli incarichi professionali (passati da 2mila a 45mila euro in un anno) e crescono le spese per la cancelleria e i carburanti. Segno "più" anche per i rimborsi e le indennità di carica, che registrano complessivamente aumenti di circa 17mila euro. Di contro, crolla il contributo comunale per quanto riguarda il servizio mensa, oramai a carico delle famiglie, così come quello per il trasporto. Netto aumento anche per la manutenzione e assistenza informatica, cresciuta dai 130 euro del 2013 agli oltre 6mila dell'anno appena mandato in archivio.
Per fortuna, si registrano anche importanti "segni meno": spicca il dimezzamento per i costi di raccolta e smaltimento rifiuti (da 450 a 228mila euro), quello per il cimitero (da 121mila a 13mila euro) e per l'energia elettrica (da 297 a 85mila euro) e quelle postali (meno 8mila euro). Dimezzati, inoltre, gli oneri per le spese legali: 60mila euro rispetto ai 120mila precedentemente sostenuti.