Il sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti, sarebbe pronto a dare le dimissioni. Il primo cittadino in queste ore starebbe valutando la possibilità di protocollare le dimissioni, con conseguente commissariamento del Comune di Scafati. Una decisione che sarebbe da ricondurre alla decisione choc del Riesame d’arresto per il sindaco, anche se con effetto sospeso. Come si ricorderà, il Riesame di Salerno ha concesso gli arresti per il sindaco di Scafati, con il collegio presieduto dal presidente Gaetano Sgroia, che si è espresso sulla richiesta presentata dalla Procura Antimafia e rigettata la scorsa estate dal Gip Donatella Mancini.
E l’ipotesi in queste ore sta circolando con insistenza nella cittadina dell’Agro, con le forze d’opposizione che starebbero già cercando di valutare le strategie per quella che sarebbe un’elezione anticipata a Palazzo Mayer. L’eventualità delle dimissioni, poi, sarebbero da collegare a quella che potrebbe essere la strategia difensiva in vista dell'imminente presentazione del ricorso in Cassazione da parte del collegio difensivo. Resta un uomo solo, con il sindaco Aliberti che non ha potuto contare nemmeno sull’appoggio di Forza Italia.
Il partito, infatti avrebbe chiesto le dimissioni del primo cittadino con le parole del coordinatore provinciale Vincenzo Fasano di venerdì scorso che pesavano come un macigno. «Sono certo in questa fase - nell’attesa degli esiti processuali - Pasquale Aliberti voglia trarre le conseguenze più sagge che gli possano consentire di affrontare il processo con più serenità. Sceglierà nell'interesse della sua comunità politica e dei cittadini». Tra le ipotesi difensive è che Aliberti, senza la carica di sindaco, vedrebbe decadere sia le ipotesi di reato d’inquinamento delle prove ma anche di reiterazione, che sarebbero alla base della richiesta d’arresto, sospesa, del Riesame.
Redazione