Domenica 27 novembre alle ore 16.30 presso il Comune di Buonalbergo l’incontro dal titolo: “Un si per l’Italia”. All’incontro organizzato dall’associazione Sannio Popolare – Centristi per il Si, parteciperanno il sindaco di Buonalbergo Michelantonio Panarese, il coordinatore provinciale di Sannio popolare Gennaro Santamaria, il prof. Tammaro Chiacchio (già docente di Diritto Pubblico presso l’Unisannio) e il sottosegretario ai Beni Culturali con delega al Turismo on. Dorina Bianchi.
“Continua la nostra mobilitazione – sostiene Santamaria – in vista della consultazione elettorale di domenica quattro dicembre. Abbiamo come associazione creduto sin dall’inizio nella svolta innovativa della riforma costituzionale e per questo abbiamo sostenuto il referendum confermativo, prima con la raccolta copiosa di firme, e poi mobilitandoci su tutto il territorio provinciale per spiegare le ragioni del si. Purtroppo – spiega ancora Santamaria – questa campagna referendaria è stata caratterizzata, soprattutto dai sostenitori del no, come un referendum sul governo Renzi. Abbiamo spiegato in tutte le salse che le sorti di questo governo poco hanno a che vedere con una scelta epocale che gli elettori possono compiere confermando la riforma costituzionale che innova in modo radicale le nostre principali istituzioni. Il superamento del bicameralismo paritario, la semplificazione del processo legislativo, la soppressione di Enti inutili, il riordino delle competenze tra Stato e Regioni, l’ampliamento degli istituti di partecipazione popolare, sono elementi che consentirebbero una svolta davvero innovativa al nostro paese. La riforma varata da questo parlamento è la stessa immaginata e mai realizzata dalle varie commissioni bicamerali e di saggi che da oltre trenta anni hanno operato nel nostro paese. Molti di quelli che oggi dicono no a questa riforma negli anni passati, a secondo dei ruoli ricoperti, hanno sostenuto le stesse proposte e riforme. Gli elettori – conclude Santamaria – dovrebbero pensare a questa opportunità di cambiamento e lasciar perdere il giudizio sul governo per questo ci sarà un altro tempo un cui si voterà per il rinnovo del parlamento e del governo.”