Un fulmine a ciel sereno. Il comunicato del Torrecuso non lascia spazio ad altre interpretazioni. Una decisione netta presa da parte della società che fino a qualche settimana fa stava guidando il campionato di Serie D e che si trova tutt’ora in piena zona play off.
“Una decisione - inizia il direttore Zotti - presa da una società che fa calcio e se siamo arrivati a questa drastica decisione evidentemente è perchè non ce la facciamo e questo modo di intendere questo sport non fa per noi. Sia chiaro la decisione non è per la sconfitta, non è quella che ci cambia le carte in tavola. Mantenere la vetta del girone è stato un sogno e ci ha fatto piacere ma sicuramente la squadra non era stata allestita per il successo finale. Ci siamo trovati in quella condizione e abbiamo assaporato l’effetto che fa. Il problema è che nelle ultime due domeniche sono successe cose allucinanti. Basti pensare che l’arbitro dell’ultimo turno per prima cosa ha visto la posizione di mister Dellisanti per capire se era in panchina o meno e calcare la mano. Per questo ho capito che c’è la volontà di calcare la mano nei nostri confronti”.
La decisione di mandare in campo la juniores, ovviamente, condiziona anche la presenza di mister Dellisanti sulla panchina del Torrecuso.
“Sicuramente non possiamo mandare un allenatore col suo curriculum con dei ragazzi col rischio di fare brutte figure sui campi da qui alla fine. La stagione sarà conclusa dai ragazzi di mister De Rosa. Siamo solo stanchi, vogliamo voltare pagina e basta”.
Da oggi, quindi, si chiude la stagione dei grandi, nessun allenamento, campionato finito per mister Dellisanti e per l’intera rosa che ha fatto bene fino a questo momento.
“Certo, per ora la decisione è questa. Non ci interessa fare quarti o ottavi, noi vogliamo far passare un messaggio e cioè che ci dissociamo da quanto sta accadendo. Un esempio? Sono 4 mesi che, per quanto riguarda il campionato juniores, abbiamo chiesto di non avere arbitri campani e puntualmente non veniamo ascoltati. A Battipaglia è successo di tutto”.
Zotti è un fiume in pieno e rincara la dose.
“Fino a che si parla di errori umani a noi va anche bene, può succedere come accade ai giocatori di sbagliare qualcosa o gli allenatori di sbagliare la formazione, ma la premeditazione assolutamente no. Abbiamo iniziato una stagione che si stava portando avanti in un certo modo, di sicuro non pensavamo di finirla così. E se facciamo un bilancio fino a oggi possiamo anche essere soddisfatti tutto sommato ma alcune cose proprio non si possono accettare. La questione è che c’è un andazzo e un valore sportivo che non collimano con il nostro modo di vedere questo sport. Per quello che mi riguarda, aspetto solo che passino questi quaranta giorni che portano alla conclusione della stagione”.
Un finale inatteso, una mazzata nel vero senso della parola, proprio a poche ore dalla sfida contro l’Akragas, quello che doveva essere uno scontro diretto prima di quesata decisione.