Salerno

Il terremoto di 36 anni fa ha lasciato il segno, anche nel futuro delle comunità colpite dall’evento sismico. Soprattutto in quella che è stata la ricostruzione delle zone duramente colpite. «Il terremoto ci ha lasciato un senso di impotenza ed anche di consapevolezza delle nostre debolezze. Ci ha fatto soffrire, riflettere e tant’altro…ci ha fatto comprendere la solidarietà umana. – affermano gli attivisti del Rousseau - I ben noti affaristi del cemento - in uno alla politica - , invece, si sono arricchiti con la ricostruzione post sismica, cementificando il territorio, abbattendo vecchie costruzione che avevano il sapore della storia, dei sacrifici, l’odore di una civiltà che è ormai scomparsa, costruendo senza senso. Il terremoto è ancora presente, se da ultimo il governatore della Campania ha costituito un “comitato per la ricostruzione post sisma”, per la gestione dei fondi, che a quanto pare più che interessarsi di risolvere i problemi serve a “spartire” i contributi fra le amministrazioni amiche. Eppure a De Luca il sostantivo “comitato” non gli è congeniale? Il terremoto è ancor più attuale oggi, dopo l’Aquila, Amatrice, Norcia e tanti altri piccoli paesi che sono stati già in fretta dimenticati. Noi del gruppo, da cittadini liberi, ci batteremo affinchè tutte le Istituzioni da quelle statali, a quelle comunali svolgano doverosamente, ognuno in base alle competenze di legge, il proprio compito, per garantire la sicurezza dei nostri figli, dei cittadini di ogni territorio, verificando concretamente l’idoneità dei nostri fabbricati ed evitando una ulteriore cementificazione. A Salerno, nonostante le leggi della regione Campania del 2009, non è stato fatto nulla, i soldi pubblici vengono spesi per cose più eclatanti, come le Luci d’Artista».

 

Redazione