Il capogruppo del Pd Francesco De Pierro, alla luce dell’ultimo intervento pubblico di Clemente Mastella, ha ritenuto doverosealcune considerazioni.
“Mi pare che il Sindaco - sottolinea De Pierro - sia in preda ad una sensazione di onnipotenza che lo rende avulso da ogni ragionamento politico e gli procura una visione distorta delle cose che non esita a trasferire ai cittadini amplificando la confusione.
Mastella non entra mai nel merito delle questioni: si limita ad esposizioni superficiali dei fatti che lo trascinano sovente in discorsi privi di contenuti. Nel caso del presunto dissesto, in un messaggio televisivo ai limiti dell’incomprensibile, riferisce (o sarebbe meglio dire, ripete) numeri a caso senza il supporto di atti concreti al solo scopo di puntare il dito contro le precedenti gestioni. E’ come se il suo unico obiettivo fosse quello di deresponsabilizzarsi, perché tanto gli interessa solo mantenere immacolata la sua immagine agli occhi della comunità. Un sindaco non può pensare esclusivamente a mettere le mani avanti, limitandosi ad affermare che lui non sapeva nulla e non c’entra nulla. Come se quello che accade al Comune lo riguardasse solo in parte. Se si tratta di incassare finanziamenti o organizzare feste ecco che scatta l’autocelebrazione e con essa la corsa ad accaparrarsi il merito. Quando, invece, si parla di questioni spinose, Mastella finisce col cadere letteralmente dalle nuvole e con lo scatenare la caccia ai colpevoli.
Benevento - precisa De Pierro - non può avere un Sindaco che è tale solo quando gli conviene. La città ha bisogno di un primo cittadino che interpreti il ruolo nella buona e nella cattiva sorte, che affronti i problemi e li prenda di petto, che ci metta sempre la faccia, che si accolli pure gli oneri oltre che gli onori. Cosa pensava Mastella quando si è candidato, che sarebbero state unicamente rose e fiori? Possiamo mai credere che un politico della sua esperienza non sapesse che tipo di situazione avrebbe trovato una volta eletto?
Pur provando a spogliarmi del ruolo di capogruppo del Pd e ragionando da semplice cittadino, non riesco in nessun modo a spiegarmi un atteggiamento così approssimativo, a tratti disarmante. Abilmente, come ha fatto per tutta la campagna elettorale, Mastella continua ad evitare il pubblico confronto sui temi più caldi. Aspettiamo con ansia il giorno che si degnerà di convocarci in Consiglio comunale per parlarci della mensa, dell’Amts, del dissesto, del suo programma di mandato.
Come se non bastasse, approfitta del suo ruolo e della visibilità che ne deriva per fare propaganda elettorale. Dopo aver denunciato i guai finanziari del Comune in una manifestazione che promuoveva il suo movimento politico, ora chiede di votare no al referendum in una conferenza a reti unificate convocata per parlare della situazione debitoria. E per giunta lo fa all’interno della casa di tutti cittadini, in quelle stanze di Palazzo Mosti che lo ospitano come inquilino a tempo determinato. Davvero un discutibile esercizio delle funzioni.
La fascia tricolore esige rispetto - conclude De Pierro - e il primo a mostrarglielo dovrebbe essere proprio colui che la indossa”.
Redazione Bn