Tutti contro De Luca, il governatore ancora una volta nel tritacarne per la registrazione choc dell’incontro con i sindaci della Campania. Mezzo mondo politico pronto a chiederne la testa con la senatrice Lorenza Ricchiuti pronta ad avviare una procedura contro di lui alla commissione di garanzia del partito. Carlo Giovanardi, senatore di Idea, annuncia invece di aver chiesto alla presidente della commissione Antimafia Rosy Bindi di riunire al più presto l’ufficio di presidenza della commissione per la valutazione delle indicazioni di De Luca ai sindaci. Ma anche le reazioni di Maurizio Gasparri di Forza Italia e parte dei 5 Stelle.
Più attiva la cellula salernitana del JJ Rousseau che chiede ufficialmente la rimozione del governatore De Luca al Presidente della Repubblica Mattarella. «Il comportamento tenuto da un rappresentante Istituzionale di una delle più importanti regioni d’Italia non è assolutamente giustificabile. – affermano gli attivisti pentastellati - L’aggressione alla Bindi, con frasi inaccettabili, nonché il comportamento tenuto con amministratori locali, per far votare il Si al referendum costituzionale, viola l’articolo 54 della Costituzione. De Luca che svolge funzioni pubbliche, non solo deve osservare i principi della Costituzione e le leggi, ma deve adempiere le funzioni pubbliche con disciplina ed onore».
Da qui la richiesta ufficiale al Capo dello Stato. «Il gruppo Rousseau di Salerno chiede al Presidente della Repubblica, a fronte di queste sconcertanti vicende e delle varie problematiche giudiziarie in corso, di prendere provvedimenti nei confronti di De Luca. – riprendono - Ai sensi dell’articolo 126 della Costituzione ha il potere di adottare un decreto di rimozione del presidente della Giunta regionale della Campania, che abbia compiuto atti contrari alla Costituzione o gravi violazioni di legge». Nel frattempo, il premier Renzi intervenuto a Radio24 lo assolve, anche con l’assenso del suo vice Orofini. «Non condivido i metodi di Vincenzo De Luca, ma se tutto il Sud fosse stato amministrato come Salerno, avremmo un punto di Pil in più».
anro