Chi si attendeva colpi di scimitarre nel nome del Si o del No è stato servito. Gaetano Amatruda e Nicola Landolfi hanno preferito tirare di fioretto ma senza alcuna stoccata, e nemmeno punti, all’uno e all’altro schieramento. E chi si attendeva la comparsa di una frittura di pesce si è trovato a fare i conti con l’insalata russa del moderatore Casciello che inquadrava una lotta referendaria fortemente inflazionata da motivi prettamente politici. Che alla fine ha generato non poche confusioni in quello che è diventato un groviglio d’opinioni e letture costituzionali.
E dire che a decidere per il Si o per il No dovrebbero essere i cittadini, secondo le proprie convinzioni e decisioni lontane dalla politica. Alla fine sia il segretario provinciale dem che il vice coordinatore provinciale azzurro sono restati ancorati, e non poteva essere altrimenti, sulle proprie posizioni. Come anche la selezionata platea che è restata impermeabile alle due ragioni, restando bloccata sulle proprie convinzioni. Tra questi personaggi politici di spicco dell’area di centro destra come il segretario provinciale del Nuovo PSI, Antonio Fasolino, ma anche Aniello Salzano, Roberto Celano e, dulcis in fundo, Vincenzo Fasano.
«Con la vittoria del Si, gran parte delle riforme già avviate e passate al vaglio del Legislatore, avranno compimento. – affermava Landolfi – Sarà poi possibile metterle in attuazione. Fra queste il destino delle famose Province». Ha cercato di andare giù duro, invece, Amatruda parlando degli avversari politici come di “una corazzata che usa un milione di fondi pubblici per finanziare le ragioni del Si».
L’ex portavoce di Caldoro si è soffermato sulle buone ragioni del No, in particolare per gli italiani del Sud. Temi cari anche al leader Carfagna. «Da cittadino del Sud bisogna votare per il No per evitare il regionalismo differenziato che ci massacrerà ancora di più. – ha affermato Amatruda – Ma il mio No è anche per motivo politico contro questo Governo». Le ragioni del Si per Landolfi oltre ad una continuazione di programma di riforme da attuare anche «perché si taglieranno radicalmente i costi della politica oltre ad una crescita di una capacità di decisione più rapida e sincrona con altri Paesi europei».
anro