Frasso Telesino

"Con determina n.86 del 24 ottobre 2016, veniva stabilito l’affidamento del servizio di mensa della scuola d’infanzia di quella primaria e secondaria del comune di Frasso. Tra le clausole ritenute essenziali in quella determinazione, vi era l’obbligo, da parte della ditta affidataria, di “apreparare i pasti presso la cucina dell’edificio scolastico”. Con Determina n. 89 del 07 novembre 2016 si procedeva alla revoca in  autotutela della procedura per l’affidamento del servizio della mensa scolastica perché dopo segnalazione dei responsabili della Istituzione Scolastica, era emersa “l’opportunità, per problemi legati al passaggio degli addetti alla cucina nella sala refettorio , di non preparare i pasti in loco”." Inizia così la nota a firma dei 3 Consiglieri Comunali di opposizione Comune di Frasso Telesino Pasquale Viscusi, Vincenzo Ciervo e Roberto Iannotti. 

"Si specificava inoltre nella stessa determina che per l’espletamento del servizio sarebbe stato richiesto nel nuovo bando, che l’affidatario dovesse rispondere di un proprio centro di cottura. Non conosciamo dettagliatamente nello specifico “ i problemi logistici “ che hanno portato alla revoca del primo bando, su questo aspetto la determina è laconica, ma immaginiamo  si tratti di motivazioni ragionevoli.

Quello che sconcerta però, è l’approssimazione e la superficialità con cui si muove nella pratica amministrativa l’attuale maggioranza  coadiuvata da una macchina comunale  ormai allo sbando.

Possibile che nessuno avesse rilevato prima  “ i problemi logistici “  segnalati dai responsabili dell’istituto scolastico?

Possibile che nessuno avesse sentito   la necessità e l’obbligo di confrontarsi con loro in precedenza?

Possibile che nessuno avesse pensato di effettuare un banale sopralluogo?

Domande al momento senza risposte che rivolgiamo al Sindaco ed agli Assessori responsabili.

Il dilettantismo in questa vicenda la fa da padrone. Logica conseguenza quando a responsabile del procedimento all’attuazione pratica della determinazione viene messo un esponente politico, e non un tecnico.

Il responsabile del procedimento dovrebbe essere una persona con competenze specifiche sia tecniche che giuridiche, ma sembra che i due ruoli in questa amministrazione si confondono troppo spesso: politici che vogliono fare i tecnici e tecnici che fanno di fatto i politici.

Se si vogliono interpretare due ruoli in commedia bisogna almeno studiare le cose ed affidarsi a buonsenso ed alla prudenza del bravo padre di famiglia.

Per tempo, nel mese di settembre,  prima dell’inizio dell’anno scolastico come consiglieri comunali di opposizione nel corso di un incontro formale con l’assessore alla pubblica istruzione  avevamo chiesto delucidazioni e rassicurazioni sulla agibilità in senso lato dell’istituto scolastico e sullo stesso servizio di mensa scolastica. Ci era stato risposto che non c’erano problemi di sorta  e che il servizio sarebbe partito in tempi ragionevoli dopo l’espletamento di un regolare bando.

Siamo ancora in alto mare, e non possiamo non essere portatori delle lamentele e delle recriminazioni di tanti genitori che vedono in un servizio che è anche un diritto vanificato dall’insipienza di amministratori attenti più allo spicciolo consenso e non ad esaudire bisogni ed esigenze della comunità.  In questo caso degli elementi più deboli ed indifesi della stessa: i bambini.

Chiediamo quindi al Sindaco che il problema mensa sia prioritario e che il bando sia espletato nella massima trasparenza nel più breve tempo possibile.

Chiediamo inoltre un consiglio comunale aperto dove in modo chiaro questa problematica così sentita dalla cittadinanza venga esplicitata e dibattuta e dove anche i cittadini possano esprimere il proprio pensiero e se del caso suggerire soluzioni e provvedimenti."

Redazione Bn