Tutti allineati ma non in coalizione. Sul fronte del No il centro destra appare unito ma non alleato, con le divisioni interne che continuano ad esistere. L’occasione sarebbe unica per riprendere vecchi discorsi di coalizione, magari pensando a quello che fu il vecchio Popolo della Libertà dei fasti del Cavaliere. E su un discorso d’unità Forza Italia è pronto a tendere la mano e riaprire vecchi discorsi. Un riavvicinamento da farsi, però, dopo la consultazione elettorale del 4 dicembre.
«Dal 5 dicembre lavoreremo pancia a terra per cercare di raggiungere un’intesa. – afferma il leader campano di Forza Italia, Mara Carfagna – E’ un impegno che prendiamo per tornare a governare il Paese». E dire che nella robusta armata del contro riforma c’è anche il Movimento di 5 Stelle, dichiarandosi contro alla variazione costituzionale fin dal primo momento. Ma resta ritrovare il filo di vecchi discorsi con i vari Salvini e Meloni, giusto per dirne due, che negli ultimi tempi viaggiano sovente a braccetto. Una trattativa non facile, colpa di vecchie ruggini fra leader, con la Carfagna nazionale che non nasconde le insidie e le difficoltà di una trattativa di riavvicinamento.
«Ci dividono i toni e il linguaggio, non il merito del programma di governo. – afferma Mara – Il percorso d’unità non sarà facile e non siamo qui a nascondercelo. Da parte nostra c’è tutta la buona volontà e dalla mia la disponibilità. Mi sono sempre definita un soldato di partito e come tale opererò per cercare di raggiungere un discorso d’unità nel centro destra. Ma abbiamo tutti un identico obiettivo, ritornare al Governo del Paese e riportare in linea di galleggiamento l’Italia». Intanto la corsa alla bocciatura sulla riforma Boschi-Renzi li vedrà ancora una volta separati in casa.
anro