«Il dissesto non è l'apocalisse, andremo avanti comunque». Clemente Mastella a tutto campo parla direttamente ai cittadini delle vicende amministrative che hanno travolto Palazzo Mosti. Centouno milioni di debiti «...e non è finita qui, è un pozzo senza fondo».
Questo però non graverà sui cittadini. «Le tasse non aumenteranno, sono già al massimo».
Una situazione disastrosa alla quale, però, il sindaco di Benevento non si arrende. «Voglio essere come ci dice Papa Francesco... voglio avere uno spirito resiliente, capace di saper reagire alle condizioni traumatiche della vita. Da ora la vecchia città è morta, si riparte».
Mastella non ci sta a prendersi tutte le responsabilità di ciò che è accaduto. Guarda alle precedenti amministrazioni «Stiano zitti» aggiunge e ancora «Se sistematicamente ogni dieci anni arriva un dissesto probabilmente c'è qualcosa nel sistema che non va».
L'ex guardasigilli si rivolge anche ai cittadini: «Se la macchina amministrativa non ha funzionato è anche colpa di chi non paga le tasse. E a Benevento ce ne sono molti. Occorre essere solidali, non egoisti e se accadrà potremo essere migliori».
Mastella nel suo intervento pone attenzione anche a temi principali della città: dal depuratore alla cultura, dagli alloggi popolari alle contrade.
«Non voglio fare niente altro che il sindaco» chiosa prima di chiudere invitando a votare no al Referendum del 4 dicembre.
Madel e Al.Fa.