Salerno

Per De Luca non c’è pace. Dopo l’affermazione choc del governatore De Luca nei confronti della Bindi, un’altra espressione alza il polverone della polemica. Tanto da rischiare l’accusa di blasfemia, con la richiesta di scuse che arriva dal coordinatore regionale del Popolo della Famiglia, Raffaele Adinolfi. «Il linguaggio violento è sempre stato caratteristico per il governatore. Ma oggi, dopo il fuorionda sulla Bindi da uccidere, si è passato il segno. – afferma Adinolfi - E' diventato virale l'audio in cui il governatore invita i sindaci campani a prendere esempio dal sindaco di Agropoli, definito dal governatore "notoriamente clientelare". Continua il governatore "Come sa fare lui la clientela lo sappiamo. Una clientela organizzata, scientifica, razionale, come Cristo comanda. Che cosa bella". Il governatore chieda scusa ai Cattolici ed a tutti i Cristiani. Una battuta blasfema. Speriamo che il governatore saprà con un atto d’umiltà prendere le distanze da quella battuta infelice. Il Popolo della Famiglia gli invia simbolicamente le tavole dei dieci comandamenti. Cristo comanda altro. Non si scherzi. E se non arriveranno le scuse la risposta del Popolo della Famiglia sarà un No ancora più forte alla riforma e ad un governatore blasfemo».

 

Redazione