Avellino

 

di Marco Festa

All’inizio della prossima settimana l’Avellino dovrebbe essere penalizzato di un punto in classifica dal Tribunale Federale Nazionale, che poche ore fa ha completato l’iter relativo al procedimento a carico del club biancoverde, deferito lo scorso 26 settembre “per non aver corrisposto, entro il 24 giugno 2016, gli importi di cui ai debiti scaduti alla data del 31 marzo 2016 nei confronti di società affiliate a Federazioni estere, relativi a corrispettivi, anche variabili, dovuti per acquisizioni internazionali dei calciatori a titolo definitivo e temporaneo e comunque per non aver documentato alla Covisoc, entro lo stesso termine, l’avvenuto pagamento dei debiti scaduti alla data del 31 marzo 2016 dovuti nei confronti di società affiliate a Federazioni estere sopra indicati”.

La sentenza di primo grado sarebbe determinata per effetto delle violazioni Co. Vi. Soc. legate al rilascio della Licenza Nazionale per l’ammissione al campionato in corso. Le irregolarità evidenziate dalla Procura Federale sono inerenti al cosiddetto "caso Trotta", che lo scorso 6 luglio rese necessario l’intervento, a Losanna, del presidente onorario Michele Gubitosa e dall’avvocato Eduardo Chiacchio per scongiurare il rischio del giudizio davanti al TAS. In quella sede era presente anche il Fulham con il quale non era stato trovato l’accordo rispetto alla cifra sulla quale applicare la percentuale di rivendita del calciatore, venduto a gennaio al Sassuolo, poi identificata in 1.2 milioni di euro.

Nell’eventualità (concreta) di segno meno in classifica l’Avellino, chiamato a saldare le pendenze stabilite in Svizzera, procederebbe a presentare ricorso in appello provando a far valere la ragione di non aver potuto corrispondere alcun importo, entro i termini stabiliti dalla Federazione, dal momento che era in causa, oltre il termine stabilito, con il club inglese.