Salerno

Una nuova spiaggia Santa Teresa spostata ad oriente di Salerno. La proposta arriva in commissione Urbanistica presieduta da Luca Sorrentino. E’ stato lo stesso presidente della commissione ad avanzare l’idea da sottoporre agli uffici preposti, di replicare l’arredo di Santa Teresa in una dei tratti d’arenili della zona orientale. Visto il successo del patio di legno nella storica spiaggia salernitana, la proposta di replicare quanto fatto al centro della città, magari con una realizzazione tramite privati mediante opportuno project financing. Da qui la possibilità, per il privato che sarà chiamato a realizzare una sorta di “rotonda” in legno sul mare di gestire per un certo periodo la struttura, rientrando dei costi per la costruzione.

Una proposta valutata positivamente dalla Commissione, anche per incrementare i punti d’attrazione cittadina. Ma è stata la zona costiera del Lungomare Marconi ad essere posta all’attenzione della Commissione Urbanistica presieduta da Luca Sorrentino. In particolare quella riguardante dove stanno per sorgere i tanto attesi Mercatini Etnici, ormai in fase d’ultimazione nell’attesa delle installazioni dei bagni chimici. Da qui la richiesta d’approfondimenti ai settori comunali da parte dello stesso presidente Sorrentino, sulla locazione dei gazebo sul fronte del mare.

La zona, infatti, è ritenuta strategica per quanto riguarda il panorama sulle Costiere, con i famosi gazebo che oltre ad ostruire il passaggio, renderebbe problematica anche il passaggio dei pedoni. Insomma, la richiesta di una vera e propria rivisitazione dei Mercatini Etnici, proprio adesso che dovrebbero essere in fase d’ultimazione, per ammissione del direttore Suap, Alberto Di Lorenzo. Ma dalla Commissione è stata chiesta un ulteriore approfondimento. In conclusione, il commissario Rocco Galdi ha relazionato sullo stato dei lavori di recupero nel tratto di lungomare crollato durante la mareggiata di qualche mese fa. Lavori in fase d’ultimazione, con la cittadinanza che potrà tornare ad usufruire di una striscia d’arenile finora restata interdetta. 

 

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