Serino


Dopo più di 16 anni dall'efferato omicidio di Walter De Cristofato, ecco che la Direzione Distrettuale Antimafia presso la Procura della Repubblica di Napoli torna ad occuparsi  del caso di cronaca nera che sconvolse l'Irpinia nell'estate del 2000.
Ieri infatti, il Giudice dell'Udienza Preliminare del Tribunale di Napoli, Dott.ssa Pepe, ha accolto la richiesta avanzata dalla D.D.A. di Napoli, nella persona del Sostituto Procuratore Francesco Soviero, attinente il rinvio a giudizio di Viesto Luigi.
Viesto, difeso dall'avvocato Rolando Iorio, è accusato di tentato omicidio aggravato ai danni del De Cristofaro.
I fatti risalgono a qualche settimana prima dell'agguato mortale compiuto ai danni del De Cristofaro in data 12 Luglio 2000.
In particolare il Viesto Luigi è accusato di aver ordito un agguato nei confronti della vittima designata, attirandola con una scusa presso l'abitazione di un altro pregiudicato del serinese, ove poi il De Cristofaro sarebbe stato raggiunto e ucciso dai killer del clan Genovose.
In particolare il Viesto, secondo l'assunto accusatorio che si fonda sulle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, avrebbe dovuto condurre la vittima nel luogo prescelto per l'agguato e dare poi il segnale agli esecutori materiali dell'omicidio. 
L'evento non si verificò in quanto il De Cristofaro non si presentò all'appuntamento.
L'agguato mortale venne poi portato a termine il successivo 12 Luglio 2000 da Spiniello Raffaele, Bianco Pasqualino e Menna Giuseppe su mandato di Genovese Modestino, Genovese Amedeo e Masucci Antonio, per i quali si è già proceduto con altro procedimento penale.
Al Viesto, oltre alla aggravante della premeditazione, viene contestata anche l'aggravante di aver agito per agevolare le attività della associazione camorristica Genovese operante in quegli anni in Avellino e provincia.
Il processo inizierà dinanzi al Tribunale di Avellino nel prossimo mese di Gennaio.