Savignano Irpino

Piano di Protezione Civile comunale e coordinamento intercomunale nella Valle del Cervaro, Savignano Irpino non perde tempo e supera anche le più grandi realtà della provincia, mettendosi in regola.  Basti pensare che ad Ariano Irpino, è sparita persino la segnaletica, ci sono aree che dovrebbero essere punti di raccolta in caso di calamità, come nel Piano di Zona, diventate negli anni, parcheggio per i tir. Per non parlare di come sono ancora indietro gli altri comuni, in un territorio così ad elevato rischio sismico. 

Presentate alla popolazione le dinamiche operative del piano e gli operatori che fanno parte del Gruppo di volontari di Protezione Civile, nonché le iniziative per accrescere e migliorare la logistica. La struttura organizzativa dell’emergenza è composta da una serie di figure fondamentali:

Il referente operativo comunale, con compiti di previsione e prevenzione, rapporti con il volontariato locale, aggiornamento del Piano di Emergenza Comunale, contatti con le istituzioni, coordinamento di attività esercitative e verifica della pianificazione è direttamente il sindaco Fabio Della Marra. Delegato comunale addetto è il consigliere Felice Mauro Russo, coordinatore del gruppo di volontariato Pierluigi La Manna. La squadra di volontari al momento è così composta: Pasquale Di Benedetto, Antonello Granato, Pierluigi La Manna, Raffaele Chillo, Pierlorenzo Marinaccio.

 

Unità di crisi locale, con compiti di attuazione del Piano di Emergenza Comunale e di supporto al sindaco. In caso di emergenza nel territorio comunale di Savignano Irpino sono state individuate: aree di accoglienza o ricovero per ospitare temporaneamente le persone coinvolte dall’evento calamitoso e aree di attesa che in caso di emergenza sono luoghi sicuri, in cui la popolazione viene riunita temporaneamente.

Le procedure di intervento e l’attivazione delle strutture, avvengono secondo una sequenza di codici:

Preallarme codice 1

Allarme codice 2

Emergenza codice 3

Le ragioni che hanno spinto l’amministrazione comunale alla redazione del Piano di Emergenza, oltre che all’adempimento di una prescrizione normativa, sono quelle di fornire uno strumento utile per affrontare con consapevolezza situazioni di emergenza, incrementando la conoscenza del territorio e sviluppando la sensibilizzazione della popolazione ad una sempre maggiore attenzione verso le azioni ed i comportamenti da adottare nelle condizioni di pericolo e di incidenti rilevanti, che naturalmente si spera non avvengano mai. 

Gianni Vigoroso