Il ruolo centrale delle infrastrutture di trasporto per il rilancio del Mezzogiorno, il potenziamento dei collegamenti dell’Interporto di Nola e l’integrazione con i porti di Napoli e Salerno: sono stati alcuni tra gli argomenti in discussione nel corso della visita che il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio ha fatto oggi presso il Distretto CIS-Interporto di Nola.
Il Ministro è stato accolto dai vertici del CIS – Interporto Campano, Giovanni Punzo e Sergio Iasi, rispettivamente presidente ed amministratore delegato, che lo hanno accompagnato in una visita all’interno del distretto nolano, dove sono insediate oltre 1.000 aziende che operano nel campo della distribuzione, della logistica e dei servizi occupando circa 9.000 addetti. Al Ministro Delrio sono state mostrate le varie infrastrutture di servizio presenti all’interno del Distretto, tra cui la Stazione Ferroviaria – l’unica in Italia presente all’interno di un Interporto con caratteristiche che rispondono a standard europei, il Terminal Container, il Polo del Freddo e alcune importanti realtà imprenditoriali che hanno sede all’interno del CIS – Interporto.
Nel corso della visita, il presidente Giovanni Punzo ha sottolineato che «il Distretto CIS - Interporto, per dimensione e funzione strategica, è un autentico polmone economico per la regione Campania, che meriterebbe una costante attenzione dalle Istituzioni, sia regionali che nazionali. A Nola, grazie all’impegno di 1.000 imprenditori è stata creata una vera città del trasporto e della logistica che oggi occupa 9.000 addetti».
«Questo Distretto di 5 milioni di mq - ha aggiunto Punzo - di cui fanno parte CIS Interporto e Vulcano, ha però la necessità che vengano potenziate le sue connessioni, sia dal punto di vista ferroviario per migliorare l’attività logistica con i porti di Napoli e Salerno e sia da quello stradale, con lo sviluppo dei collegamenti su gomma/passeggeri per meglio integrarlo con il tessuto urbano. Sono questi nodi che richiedono la cooperazione Ministero/Regione e che vanno affrontati e risolti con urgenza. In questi ultimi anni l’immobilismo di Napoli e, in particolare del porto, ha finito per frenare anche le potenzialità di sviluppo dell’infrastruttura di Nola. L’auspicio è che la nuova governance, finalmente individuata dopo 3 anni, possa imprimere la svolta verso una più forte integrazione tra gli attori del Sistema logistico campano, avendo ben chiaro il fondamentale ruolo della retroportualità, come accade in tutto il mondo».
Secondo Sergio Iasi, invece, «la grande attenzione e sensibilità dell’attuale Governo al tema del trasporto intermodale, ossia del trasferimento gomma/ferro, trova preparata il Distretto interportuale di Nola, sia grazie ad infrastrutture innovative, sia grazie ad una progettualità che va in questa direzione».