Terzigno

Era il 4 novembre quando Luca Abete, il noto inviato di Striscia la Notizia, il tg satirico di Canale 5, ha raccontato lo scempio ed il degrado tra le periferie di Terzigno, campagne trasformate in mega discariche abusive dove gli opifici della zona sono soliti sversare illecitamente gli scarti delle lavorazioni tessili. Per Abete si è trattato di un ritorno ai piedi del Vesuvio per parlarci di spazzatura abbandonata in strada. Già in passato aveva raccolto il grido di aiuto lanciato da migliaia di cittadini dell’area. 

Nel suo nuovo servizio, l'inviato di Striscia dimostra che da allora nulla è cambiato. Ritagli di pelli, stoffe ed altri scarti di varia natura, hanno oramai trasformato strade, le campagne e gli spazi sotto ai cavalcavia in vere e proprie discariche. CLICCA QUI PER VEDERE IL VIDEOSERVIZIO.

Per ridurre poi il volume dei rifiuti, il più delle volte, approfittando dell’alta infiammabilità della materia prima, i sacchi pieni di tessuti vengono incendiati, inquinando così oltre al terreno anche l’aria nei pressi delle coltivazioni e di importanti nuclei abitati. Un assurdo fenomeno che grava anche sulle tasche della comunità. Abete ricorda infatti come l'Amministrazione Comunale di Terzigno, per rimuovere i rifiuti e sorvegliare le campagne, sarà costretta a spendere una cifra superiore al milione di euro.  A dichiararlo è proprio il sindaco di Terzigno al telefono proprio con Abete. 

Francesco Ranieri, però, non ci sta. Lo abbiamo intervistato e, senza mezzi termini, esprime il proprio giudizio in merito al reportage di Striscia arrivando persino a sfidare Luca Abete. Sentite cosa dice ai nostri microfoni...

 

 

Rocco Fatibene