Caposele

L’attività dell’Arma finalizzata alla prevenzione e repressione dell’odioso fenomeno delle truffe, continua in maniera incessante. I Carabinieri della Compagnia di Montella, al temine di articolata attività investigativa hanno deferito in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria un 30enne di Napoli, ritenuto responsabile del reato di truffa. I fatti risalgono a qualche giorno fa: il giovane, con modi distinti, spacciandosi come Maresciallo dei Carabinieri, riusciva a truffare un’anziana di Caposele, ottenendo dalla stessa 1.500 euro in contanti. La tecnica utilizzata è stata la seguente: telefonata alla vittima prescelta, facendole credere che i soldi richiesti servissero quale cauzione per scarcerare il figlio ristretto in camera di sicurezza, responsabile di aver cagionato un incidente stradale con feriti; poco dopo la telefonata, ritiro di quanto richiesto direttamente presso l’abitazione dell’anziana donna; immediata fuga non appena in possesso del bottino. E solo a questo punto la signora si rendeva conto del raggiro in cui era incappata e non esitava a richiedere l’intervento dei Carabinieri. La professionalità messa in campo, unitamente alla ferma volontà di fornire pronta risposta a quella richiesta di aiuto, premiava gli sforzi dei militari della Stazione di Caposele. L’attività investigativa permetteva infatti di acquisire elementi di reità nei confronti del 30enne, già gravato da precedenti per analoga fattispecie di reato, individuato anche attraverso l’analisi del “modus operandi” e grazie all’osmosi informativa tra i Reparti dell’Arma.

Identificato il presunto responsabile, scattava dunque a suo carico la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino, diretta dal Procuratore Dott. Rosario Cantelmo. Sono in corso accertamenti da parte dei Carabinieri finalizzati sia a risalire all’identità del secondo giovane che al momento della consegna era rimasto in macchina, sia a stabilire eventuali ulteriori simili colpi messi a segno dai malviventi. Ancora una volta la vittima della truffa è una persona anziana. Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino ricorda i consigli riportati con l’iniziativa “DIFENDITI DALLE TRUFFE”, principalmente rivolta agli anziani potenziali vittime di truffa, ma anche a tutti gli operatori pubblici e privati, reti parentali o amicali che, venendo a contatto con persone anziane a vario titolo, possono assumere un ruolo nella prevenzione e nella tutela nei confronti di questa categoria di persone. Spesso è la condizione di solitudine della persona che favorisce i truffatori: le persone anziane con pochi amici e scarse relazioni sociali, con minore prontezza di riflessi o minor conoscenza dei fenomeni di truffa possono essere ingannate con maggiore facilità.

È importante, quindi, saper riconoscere le situazioni più a rischio, conoscere gli elementi che possono far pensare che sia in atto un tentativo di truffa e, di conseguenza, i comportamenti da assumere. Si riportano di seguito i consigli ed accorgimenti utili a prevenire le truffe oltre a semplici comportamenti da tenere nel caso ci si renda conto di trovarsi davanti un potenziale truffatore, indicati anche nella locandina/vademecum predisposta con la succitata iniziativa. Il truffatore, per introdursi nell’abitazione, può presentarsi in diversi modi: spesso è una persona distinta, elegante, gentile: dice di essere un funzionario delle Poste, di un ente di beneficenza, dell’INPS, o un addetto delle società di erogazione di servizi come luce, acqua, gas, ecc. e talvolta si presenta come appartenente alle Forze dell’Ordine, spesso con casacche e pettorine e non in divisa. Non aprire agli sconosciuti e non farli entrare in casa soprattutto se si è soli. Prima di farli accedere accertarsi della loro identità eventualmente chiedendogli di mostrare un tesserino di riconoscimento.

Non dare denaro a sconosciuti che indicano di essere impiegati di enti pubblici o privati: Enel, Telecom, Gas, Acquedotto, Inps, ecc., non effettuano riscossione di bollette presso abitazioni, preannunciando l’eventuale controllo delle utenze con apposito avviso. Mostrare cautela nell’acquisto di merce offerta per strada o venduta porta a porta e diffidare sempre degli acquisti oltremodo convenienti e dei guadagni facili, trattandosi verosimilmente di truffa o di prodotti rubati. Prestare attenzione se qualcuno telefona o si presenta a casa, chiedendo del denaro o oggetti preziosi per pagare debiti o acquisti di merce, con la scusa che lo ha mandato un parente: in tal caso rinviare l’appuntamento o chiedere al familiare interessato di partecipare al successivo incontro. Segnalare immediatamente ogni situazione sospetta al 112 o al più vicino Comando.

Redazione