Guardia Sanframondi

La questione dei migranti, al centro del dibattito nazionale, interessa il Paese Italia attraverso le singole realtà locali, che agiscono secondo criteri stabiliti dal Governo. Il Comune di Guardia Sanframondi ha chiesto di poter aderire allo Sprar, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, costituito dalla rete degli enti locali, che per la realizzazione di progetti di accoglienza integrata accedono al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell'asilo.

Sulla base di un accordo stipulato tra Ministero dell’Interno ed Anci (Associazione nazionale dei Comuni italiani), ad ogni Comune spettano circa 3 migranti ogni mille abitanti. Guardia Sanframondi ha preferito gestirli tramite Sprar e non attraverso gli arrivi spot che interessano le numerose cooperative sociali. Pertanto, ha presentato un progetto per l’accoglienza integrata di massimo n. 20 richiedenti o titolari di protezione internazionale e/o titolari di permesso umanitario, presso la struttura ex Casa di riposo sita in Località Traularella.

Il suddetto stabile, da tempo abbandonato, sarà oggetto di ristrutturazione, la cui spesa sarà coperta al 50 per cento dal finanziamento richiesto, con il quale sarà spesato anche il costo del personale comunale impiegato.

Quest’anno sono arrivati in Italia circa 180mila immigrati di cui 2.800 assegnati ai Comuni sanniti. Realtà vicine a Guardia, come Castelvenere e Telese Terme, che già ospitano circa 100 migranti ciascuno, vivono quotidianamente situazioni di forte disagio, legate alle difficoltà di gestione e di integrazione.

La Rete Sprar si pone l’obiettivo di costruire e rafforzare una cultura dell'accoglienza presso le comunità cittadine e favorire la continuità dei percorsi di inserimento ed integrazione dei beneficiari.

La IV Commissione consiliare di Guardia Sanframondi, nella seduta del 4 agosto 2016, ha adottato un documento, rubricato “Questione immigrati: una buona accoglienza è possibile”, in cui si legge: “In caso di necessaria accoglienza, si chiede l’applicazione di criteri di proporzionalità i relazione alla popolazione del territorio. Quindi, rispetto alla popolazione di Guardia Sanframondi, si deve ragionare per l’accoglienza in decine di profughi e non centinaia. […]”, sottolineando anche la necessità di “intrattenere su tale tematica un dialogo costante tra tutte le istituzioni della Provincia, le forze dell’ordine, gli operatori sanitari, le associazioni di volontariato locale al fine di una gestione ottimale della questione, per una puntuale sorveglianza sanitaria e di mediazione culturale, visto che solo chi conosce il territorio può proporre soluzioni idonee all’accoglienza di tali persone, affinché non vengano a crearsi situazioni di disagio con le comunità locali”.

La scelta del Comune di Guardia Sanframondi scongiurerà: 1) arrivi incontrollati, vista la decisione del Governo di impedire ulteriori arrivi di migranti tramite le cooperative nei Comuni che si candidano alla loro gestione tramite Sprar; 2) consentirà un trattamento umano a persone che fuggono dalle guerre.

Redazione Bn