In anni in cui l'Italia vive allarmi e minacce «quasi quotidiane» le forze di polizia «stanno rispondendo agli stress test in modo meraviglioso». Lo ha detto il premier Matteo Renzi nel suo discorso all'inaugurazione dell'anno accademico della scuola di perfezionamento delle forze di polizia, sottolineando che «se l'Italia avesse passato altri stress test come quelli passati dalla sicurezza, sarebbe un paese più forte e solido».
A Pozzuoli il premier è arrivato questa mattina insieme al ministro della difesa Pinotti e al titolare del Viminale Angelino Alfano. Ad accoglierli il capo di Stato maggiore della Difesa, Generale Claudio Grazian, e il generale Nicola Lanza De Cristoforis, comandante dell'Accademia Aeronautica. Dopo la consegna dei premi Renzi parla «dello straordinario rigore delle donne e degli uomini delle Forze armate: non avevo mai colto quanto sia grande il vostro senso di appartenenza e di questo voglio rendervi onore e dirvi grazie".
Poi un passaggio sull'identità nazionale in un momento in cui i rapporti con l'Europa segnano tensioni e divergenze.
«Siamo gelosi della nostra identità ma il mondo ha molto bisogno dell'Italia. Smettiamo di dire: ce lo chiede l'Europa. Pensiamo a ciò che possiamo dire noi. l'Italia è il luogo delle possibilità, il Paese di gente che ce l'ha fatta e dev'essere sempre più il Paese di gente che vuole provarci. È questo che vi chiedo da capo di governo pro tempore» afferma prima di ricevere in dono il sigillo dell'Aeronautica, con cui si chiude la cerimonia.
Il ministro Pinotti ha sottolineato alcuni impegni del governo come lo sblocco delle carriere e della missione in Libia: "Abbiamo 7mila militari impegnati nelle missioni internazionali, altri 7mila per l'operazione "strade sicure" e 2mila nelle zone del terremoto. La missione in Libia - aggiunge incalzata dai cronisti- l'abbiamo decisa da soli. In genere andiamo come Nato o in coalizione. Ce lo hanno chiesto e siamo andati".
Angelino Alfano parla invece di "risultati straordinari nella lotta al crimine e del lavoro svolto dalle forze armate soprattutto sul territorio campano e su Napoli".
Assente alla cerimonia il sindaco Luigi de Magistris, invitato come sindaco della Città metropolitana. Nonostante la recente sigla del patto per Napoli i rapporti fra il capo del governo e l'ex magistrato sono ancora tesi soprattutto in vista del refernduma che li vede su due sponde diametralmente opposte. In mattinata infatti de Magistris ha pubblicato su facebook un post in cui attacca "la nuova Costituzione firmata Renzi-Boschi" definendola "inquietante" anche per certi particolari dall'aria innocua, ma dagli effetti potenti». Secondo De Magistris la riforma aumenterebbe il divario tra nord e sud.
Saldissimo invece l'asse fra Renzi e il governatore Vincenzo De Luca, in prima fila a Pozzuoli insieme al sindaco Figliolia. Domenica il premier sarà di nuovo a Napoli per partecipare, assieme al presidente della Regione, alla chiusura dei lavori dell'assemblea nazionale del Mezzogiorno.