Tre squadre a nove punti: Conversano, Valentino Ferrara e Benevento che inseguono Siracusa a 12 e l'imprendibile Fasano a quota 18. Tre squadre che si giocheranno il terzo e il quarto posto e che ora non si possono più nascondere. In particolare non può farlo il Benevento di Dragan Ragic, reduce dalla convincente vittoria nel derby sannita contro la Valentino Ferrara per 25 a 23. Proprio quella contro i gialloverdi è stata la gara chiave della stagione. Capitan Giuliano Sangiuolo e compagni hanno dimostrato di poter essere un team incisivo, capace di giocare a ritmi alti e di avere tante frecce importanti al proprio arco.
Dunque basta alibi, perché anche senza l'infortunato Lo Cicero si può andare lontano. Lo dice la prestazione contro i rivali cittadini, l'atteggiamento messo in campo dai giovani e dai veterani, ma soprattutto l'abilità tattica di un tecnico come Rajic fortemente voluto dalla dirigenza per dare il via ad un processo di crescita che sembra essere già cominciato. La squadra giallorossa ha dimostrato di poter difendere forte ad ogni possesso. Di avere la grinta che serve in massima serie per non sfigurare e in particolare di poter contare su tre mostri sacri del girone C come i fratelli Sangiuolo e quel Petrichko -sulla sua prestazione nel derby andrebbe scritto un libro- che anche con un taglio alla mano, e una vistosa fasciatura, ha fatto ancora la differenza. E se Petrichko può giocare in quelle condizioni, anche gli altri sono chiamati a dare di più e confermare quanto fatto nel derby. Il prossimo appello sarà quello di sabato nella tana del Noci, in quell'occasione scopriremo veramente se il Benevento ha cuore e testa per essere ancora quello del derby e dimenticare i soliti alibi.
Anche i giovani hanno dato tanto nella stracittadina e sono chiamati a fare altrettanto in futuro. De Cristofaro ha parato con buona continuità, Morettin ha confermato di aver talento e personalità per giocare ad ottimi livelli, Chiumiento è stato cattivo e irruento come non era mai successo prima. Discorso a parte va fatto per Buonocore: devastante quando ha spazio, ingenuo però in alcune situazioni difensive dove già in passato ha dimostrato di poter fare molto meglio avendone le qualità. Mascia ha talento, spesso però pecca di concentrazione, ma quando vuole, come in occasione dell'ultima rete segnata nel derby, può dare tanto con colpi da giocatore vero.
Dietro a De Cristofaro c'è Addazio che ha fisico e grinta per diventare un numero uno di qualità. Entrambi potranno beneficiare della presenza del rientrante Manuel Schipani nel ruolo di chioccia. Difficilmente ci saranno rinforzi, impossibile chiedere al presidente La Peccerella altri sacrifici in un momento così delicato. Con questi presupposti la squadra può giocarsi un posto nei play off, basta scendere in campo con l'atteggiamento avuto nella stracittadina e senza cercare alibi.