Questa mattina in consiglio comunale il sindaco Clemente mastella ha presentato il programma di mandato. Di seguito pubblichiamo la sua dichiarazione.
“Sono finiti i grandi sogni che indicano la via. Addormentarsi è inutile e svegliarsi è superfluo. Dopo anni di trepida attesa, la ripresa non è arrivata e non è più data come imminente. E’ tramontata l’ideologia dell’ottimismo ed ognuno si consegna al sorriso dolente, scandito da un “non ce ne possiamo fare che una ragione”. Noi possiamo esercitarci, certo, nel formulare scenari futuri anche per le nostre vicende domestiche, ma per i fatti evolutivi dell’economia internazionale non saremmo mai in grado di prevedere come sarà effettivamente la nostra realtà locale. Va allora richiamata, prima di decidere cosa fare e come farlo, un’altra verità banale, e cioè che non è pensabile una ripresa, un superamento dei nostri affanni finanziari senza una riflessione sulla base reale nella quale siamo chiamati ad operare.
Ecco perché il Programma di Mandato, oggi all’attenzione del Consiglio Comunale, pur non essendo esaustivo delle intenzioni e dei progetti che saranno messi in campo in questi cinque anni, ne traccia una utile direttrice.
Si tratta della sintesi di indirizzo politico che informerà l’azione collegata ad alcune delle principali tematiche amministrative che, come chiarito nel documento, potranno certamente variare in funzione delle contingenze e dei contributi che arriveranno dai cittadini, dalle associazioni, dalle istituzioni.
Il programma non esaurisce, dunque, i campi di intervento, le priorità, le emergenze. Lo strumento, però, delinea a proposito di alcuni ‘casi tipo’ quali saranno le linee guida perseguite dall’amministrazione comunale.
Per realizzare un’operazione verità e offrire un concreto esempio di trasparenza, abbiamo immaginato di offrire al lettore/cittadino uno spaccato reale della situazione economica.
Grazie ad una fotografia tratteggiata da numeri e cifre, abbiamo cristallizzato la situazione patrimoniale e finanziaria dell’Ente all’atto dell’insediamento. Da queste premesse muove il mandato amministrativo 2016-2021: il riscontro offerto, potrà fornire agli organi consultivi come ai singoli cittadini, la possibilità di valutare meriti e demeriti nell’applicazione delle misure prospettate.
L’illustrazione della situazione contabile non vuole rappresentare un alibi all’attuazione del programma ma, come detto, definisce le coordinate di partenza della vicenda amministrativa. In una condizione certificata di predissesto, come quella in cui abbiamo ereditato l’Ente, e a un passo dal dissesto finanziario vero e proprio, sarebbe facilissimo indicare i vincoli di bilancio quali insormontabili ostacoli all’applicazione delle misure prospettate già in campagna elettorale.
La questione del nostro stato di salute finanziaria è stata requisita da una polemica senza nè capo, né coda, mentre invece va dissequestrata e riportata non alla libertà dei numeri, ma va affidata alle coscienze libere che sanno accettare e valutare la sintassi dei numeri per quella che è, ovvero drammatica.
L’impostazione assunta, invece, è esattamente opposta: il tributo iniziale ad Aldo Moro che inaugura il documento, ne descrive immediatamente la ratio.
“Anche nella necessità si può essere liberi…”: anche nelle più complesse condizioni economiche e amministrative si può immaginare di lavorare al rilancio del sistema città.
Per questa ragione, oltre che per la vocazione pluriennale che caratterizza il documento, vengono riproposti numerosi degli obiettivi strategici e delle misure d’intervento, già descritte ai cittadini nel corso del confronto elettorale.
Un’impostazione che non cozza con la strada stretta imposta dai bilanci perché racconta quali saranno gli obiettivi che si intende favorire e raggiungere nel corso dei 5 anni.
Confermiamo e ribadiamo gli impegni assunti con i cittadini. Ben consci che la stragrande parte delle iniziative e dei progetti che saranno attuati non sono contenuti in questo documento: una cosa è infatti certa, al di là delle previsioni programmatiche, tutte le azioni che di volta in volta si paleseranno come in grado di assicurare un vantaggio al sistema territoriale di Benevento, saranno perseguite!
Così come, non è possibile esaurire in un solo documento le progettualità che si intende mettere in piedi per rilanciare la qualità della vita all’interno di quartieri e contrade, visto che tutte le iniziative tenderanno a questo stesso risultato.
Aver avuto a disposizione i primi mesi di mandato per la realizzazione del programma, ha certificato in maniera inequivocabile quanto già registrato nel corso dell’ultimo confronto elettorale: Benevento ha bisogno di tutto.
Numerose le emergenze, ordinarie ed extra ordinarie che attanagliano la città: c’è fame di lavoro, in generale di economia, di infrastrutture, di alloggi, di qualità ambientale, di qualità dei rapporti sociali. No v’è dubbio che tali necessità caratterizzeranno la quotidianità dell’azione amministrativa, in maniera evidentemente sottointesa.
La mia azione programmatica sarà rivolta a convincere prima, e a scovare poi, i cosiddetti “furbetti dei quartierini della città”, il cui mancato pagamento delle tasse è così alto, vergognosamente alto, che ha costretto in questi anni e costringe a una caduta verticale del nostro sistema di città, che vorrei invece solidale. Al riguardo non è possibile accettare un silenzio e un vuoto di volontà da parte dell’amministrazione. Occorre una torsione decisa nella direzione dell’equità, è fondamentale".