Acerra

Criminalità scatenata ad Acerra. L’ombra del racket sulle attività commerciali. Nel fine settimana, distrutte da un incendio la nota pizzeria di Gaetano Paolella in Corso della Resistenza e un negozio di abbigliamento in via Annunziata, all’interno del centro storico. I roghi, entrambi di natura dolosa, sono stati appiccati a pochi minuti di distanza l’uno dall’altro, intorno alle 4 del mattino. Secondo quanto hanno riferito alcuni testimoni alle forze dell’ordine, le fiamme sono state precedute da esplosioni. Ai nostri microfoni la rabbia di chi ha perso tutto e ora dovrà ricominciare da zero.

«E’ stato un colpo per me arrivare in pizzeria alle 4 del mattino e trovare tutto incendiato – racconta Gaetano Paolella, titolare dell’omonima pizzeria di Corso della Resistenza – Sei inerme, non puoi far nulla. Vedi i sogni della tua vita che all’improvviso si smaterializzano. Non è rimasto più nulla. Ripartiamo da zero. Mi hanno rovinato. Spero che chi ha compiuto questo gesto, venga punito per quello che ha fatto. Anzi, deve pagare pure di più.  Lo Stato e la Legge devono dimostrare che esistono e funzionano. Ora o mai più».

Detto, fatto. Le indagini, condotte dai Carabinieri della Compagnia di Castello di Cisterna, sarebbero già ad una svolta. Nella notte un uomo è stato arrestato. Secondo i militari dell’Arma, potrebbe essere uno degli autori del raid incendiario. Sulla vicenda è intervenuto, intanto, anche il vescovo di Acerra, monsignor Antonio Di Donna, che nell’omelia domenicale ha lanciato un messaggio di solidarietà ai commercianti danneggiati dagli attentati. «La Chiesa condanna queste violenze intollerabili. In una Città che ha sete di riscatto», ha detto il prelato dall’altare.