Battipaglia

Un morso alla giugulare e poi la morte atroce per dissanguamento. Pasquale Malafronte, 78 anni originario di Castellammare di Stabia ma residente nella Piana del Sele, non avrebbe mai immaginato che proprio i suoi cani, quelli che facevano da guardia alle serre della sua azienda florovivaistica a Battipaglia, lo avrebbero assalito con tanta ferocia. I due molossi, di razza Corso, entrambi maschi e di grossa stazza, erano sistemati in una baracca in condizioni non proprio ottimali, in una cuccia di lamiere tra copertoni e rifiuti. La struttura si trova in via Idrovora, una traversa della litoranea a Battipaglia, nei pressi del lido Samoa.

Malafronte, imprenditore conosciuto nella zona, è giunto nella tarda mattinata a bordo del suo Fiat Doblò per portare loro il cibo. In auto c'era anche un altro cane di piccola taglia. Ed è stato probabilmente per difendere il cagnolino che il 78enne ha trovato la morte. Già una volta, stando alle testimonianze dei figli, avevano ucciso un cane più piccolo. I due corsi, una volta aperto il cancello, si sono lanciati contro il furgone. L'uomo ha tentato di impedire che arrivassero alla macchina ma è stato inutile. Quando sono giunti sul posto i carabinieri della stazione di Battipaglia, al comando del capitano Erich Fasolino, si sono trovati dinanzi a una scena terribile. Il corpo martoriato di Malafronte era riverso a terra, tutto intorno una scia di sangue che è stata poi coperta dal terreno. Stando alle prime ricostruzioni della scientifica i due animali lo avrebbero azzannato e trascinato per qualche metro intorno all'auto. All'arrivo dei militari i due cani sono apparsi tranquilli. Il cadavere di Pasquale Malafronte è stato portato all'obitorio dell'ospedale di Battipaglia dove il medico legale ha eseguito l'esame esterno della salma confermando che la morte è avvenuta per lesione della carotide causata da un morso di cane. La salma è stata dunque consegnata ai cinque figli per i funerali. I due corsi sono stati prelevati e rinchiusi nel canile di Cicerale.