Nola

L’esposto presentato a settembre da Confedercontribuenti alle varie autorità, nel quale si evidenziavano probabili gravi responsabilità nella intricata vicenda del CIS di Nola, ha prodotto, dopo la risposta di Banca d’Italia, un altro risultato positivo con l’apertura di un fascicolo presso il Tribunale di Napoli.

Personaggi, circostanze, documenti economico-finanziari ed atti ufficiali: questi gli elementi sottoposti al vaglio della Procura partenopea che ora, con l’apertura del fascicolo, potrà procedere all’acquisizione degli ulteriori atti finalizzati all’accertamento della verità sullo smantellamento di un comparto produttivo strategico.

«Siamo sempre stati fiduciosi nell’operato della magistratura e lo siamo ancor più oggi verso la Procura partenopea, che anche su questa vicenda si mostra sollecita ed attenta, offrendo un esemplare modello di tutela della legalità e dei diritti nell’interesse di una collettività, già fortemente provata dal contesto socio-economico esistente. Siamo in campo per offrire alla magistratura la massima collaborazione, anche attraverso i nostri legali, che stanno seguendo passo passo questa vicenda su diversi versanti», interviene Carmelo Finocchiaro, presidente nazionale di Confedercontribuenti. 

Confedercontribuenti, a firma del presidente Finocchiaro, ha presentato nei giorni scorsi un documentato atto di opposizione all’omologazione dell’accordo di ristrutturazione del debito di CIS SpA alla sezione fallimentare del Tribunale di Nola. Nei prossimi giorni, in Procura a Napoli, il presidente di Confedercontribuenti sarà sentito sui fatti denunciati nell’esposto, come lo è stato qualche mese fa dalla Guardia di Finanza di Nola. 

«E’ stata imboccata la strada giusta: non solo sulla necessaria affermazione dei principi di legalità, ma anche per i positivi riflessi che l’accertamento delle responsabilità potrà avere sul ritorno di produttività, occupazione e trasparenza in un luogo simbolo del Sud come il CIS di Nola», conclude Finocchiaro.