Santa Maria a Vico

Il sindaco di Santa Maria a Vico, Andrea Pirozzi, la consigliera comunale Lidia Pascarella e l’amministrazione comunale hanno incontrato, in municipio, una delegazione proveniente da Caspe composta da Jesus Cirac, dipendente del comune di Caspe responsabile del Gemellaggio e delle Politiche Sociali e Enrique Villalba Mendoza, presidente dell’Associazione Gemellaggio Caspe.

Durante l’incontro, svoltosi in un clima di assoluta cordialità, il primo cittadino santamariano ha proposto uno scambio di idee nell’interesse dei tre paesi gemellati - Santa Maria a Vico – Caspe – Gaillac. “Penso sia un’occasione buona per scambiarci un po’ di opinioni e fare il punto sulla condivisione di prospettive, idee e progetti che possono venir fuori.  

Al di là della cortesia che ci unisce e dai rapporti di interscambio culturale, che resta il primario obiettivo del gemellaggio, dobbiamo aprire e consolidare relazioni di scambio commerciale per valorizzare e far conoscere anche le eccellenze locali e dei prodotti tipici, sia del settore agroalimentare che di quello artigianale e industriale, dei nostri rispettivi paesi. Ovviamente - ha continuato il sindaco Pirozzi - saremmo affiancati da partner del settore come CCIAA e Unione Industriali”.  Gli ospiti hanno mostrato entusiasmo e hanno suggerito scambi anche nel settore sportivo, folcloristico e musicale. Il sindaco Andre Pirozzi attraverso una lettera di intenti proporrà ai sindaci delle città gemellate, María Teresa Francín Piquer e Patrice Gausserand, un tavolo tecnico e, ha preannunciato, che alla tavola rotonda prenderebbe parte anche un esponente della Comunità Europea.

“Dobbiamo dare un taglio innovativo al Gemellaggio e rinsaldare i legami anche per future partnership -così Lidia Pascarella che ha auspicato l’avvio di una nuova cooperazione, nel segno di quel rapporto fraterno che lega i tre paesi. L’obiettivo è generare nuova linfa nei rapporti commerciali ed economici, perché il gemellaggio possa esprimere appieno le proprie potenzialità, che non si devono fermare alla visita annuale ma che intendono costruire concrete e sostanziali relazioni politiche, culturali e commerciali con queste realtà”.

Redazione ce